Sorpreso a rubare in un palazzo minaccia col coltello gli inquilini

Inseguito e preso

Sorpreso presumibilmente a rubare in una casa ad Empoli, sarebbe fuggito saltando nel seminterrato e minacciando gli inquilini con un coltellino: 22enne tunisino arrestato dalla Polizia di Stato.

Secondo quanto ricostruito dalla volante del commissariato empolese due inquilini di un appartamento in via Mazzini sarebbero stati svegliati nel cuore della notte da forti rumori provenienti dall’ingresso della loro abitazione.

Appena sono andati a verificare la cosa, avrebbero sorpreso due sconosciuti alle prese con le loro biciclette parcheggiate all’interno della casa.

Una volta scoperti, i malintenzionati si sarebbero subito dati alla fuga: uno sarebbe riuscito a far perdere le proprie tracce, mentre l’altro sarebbe stato inizialmente bloccato dalle vittime.

Quest’ultimo tuttavia, messo alle strette, avrebbe fatto un balzo dalla terrazza condominiale del piano terra, finendo nel sottosuolo.

Raggiunto ancora una volta, a questo punto avrebbe tirato fuori un coltellino multiuso, di colore rosso, con il quale si sarebbe fatto strada minacciando i suoi inseguitori.

La corsa è quindi proseguita fuori dal palazzo tra piazza Matteotti e piazza Guerra dove è stato definitivamente fermato dagli agenti del commissariato: nel frattempo gli inquilini avevano allertato il 112 Nue.

La polizia ha infine recuperato e sequestrato anche l’appariscente coltello multiuso che l’indagato, sulla base di quanto emerso al momento, avrebbe utilizzato per guadagnarsi la fuga, trasformando così un tentato furto in appartamento in una tentata rapina impropria.

In attesa della convalida della misura precautelare, l’arrestato è stato accompagnato al carcere fiorentino di Sollicciano su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze che prosegue le indagini per indentificare il presunto complice.

Si precisa che l’effettiva responsabilità della persona indagata e la fondatezza delle ipotesi d’accusa a suo carico, dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento la stessa è assistita da una presunzione di innocenza.

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