La fine di un incubo, il capitano Rosa Sciarrone è innocente: assoluzione confermata in Appello
"La mia fiducia nella giustizia è stata ripagata, sapevo che la verità sarebbe venuta a galla, come infatti è accaduto nel primo grado, e confermata oggi a Genova"
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Assoluzione confermata, questa mattina alla Corte d’Appello di Genova, per il capitano dell’Arma Rosa Sciarrone, all’epoca dei fatti comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile dei carabinieri di Massa. A chiedere l’assoluzione è stato lo stesso procuratore generale.
L’allora tenente, assolta anche in primo grado con formula piena dal tribunale apuano, era finita sul banco degli imputati con l’accusa di peculato, falso e calunnia, nonostante il pm avesse chiesto una condanna a 6 anni e 7 mesi, ritenendola responsabile di tutti i reati..
La giovane tenente, quando era in servizio nel capoluogo apuano, aveva lei stessa denunciato la sparizione di tre monili. Poi, come evidenziato dalla difesa, ” non solo lei aveva accesso alla cassaforte dove venivano depositati gli oggetti sequestrati, quando andava in licenza o in malattia redigeva il verbale dei corpi di reato e li lasciava in consegna”.
Le motivazioni della Corte d’Appello di Genova sono attese tra 60 giorni.
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