“Attaccato dai lupi”, invece sono cani scappati

La persona aggredita ha riconosciuto i due animali come autori dell’attacco. Al proprietario è stata contestata l’omessa custodia

I carabinieri forestali partecipano attivamente al monitoraggio della popolazione italiana di lupo e provvedono alla verifica delle segnalazioni di avvistamenti, alimentando uno specifico database.

Il caso della persona aggredita, la scorsa settimana, da canidi nella località Noce di Vicopisano ha posto alla ribalta la questione della possibile frequentazione da parte di lupi delle zone periurbane e rurali. Nel caso, i carabinieri forestali del nucleo di Calci hanno raccolto la testimonianza del malcapitato e, acquisiti gli indumenti che avrebbero potuto essere contaminati da tracce biologiche dei canidi per le successive analisi e caratterizzazioni, li hanno recapitati al laboratorio specializzato dell’Istituto Superiore per la Protezione e le Ricerche Ambientali (ISPRA) di Ozzano Emilia.

Dagli accertamenti successivi svolti sul posto, è emerso che l’attacco da canidi possa essere attribuito con ragionevole certezza a due cani domestici occasionalmente fuoriusciti da una proprietà privata recintata. Uno dei due, un pastore tedesco con mantello grigio focato, poteva essere confuso con un lupo, specie in condizioni concitate e di scarsa visibilità. La persona aggredita ha riconosciuto i due animali come autori dell’attacco. Al proprietario dei cani è stata contestata l’omessa custodia e seguiranno i provvedimenti sanzionatori del caso.

Le analisi genetiche, in corso a Ispra, sui reperti raccolti dai Carabinieri Forestali potranno eventualmente confermare quanto accertato. La confluenza di professionalità complementari risulta un elemento determinante nella risoluzione di problemi complessi quali la frequentazione dei lupi delle zone rurali e periurbane.
Giova ricordare che, in caso di incontro con un lupo, è opportuno mantenere una distanza adeguata, evitare di correre e non cercare mai di avvicinarlo. L’incontro potrà poi essere riferito ai Carabinieri Forestali che collaborano al monitoraggio della specie in Italia.

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