Ultraleggero sospetto: si alzano in volo due caccia dalla base di Grosseto

A intervenire è stata una coppia di Eurofighter per intercettare il mezzo
Due caccia dell’Aeronautica Militare si sono alzati in volo dalla base di Grosseto per intercettare il velivolo ultraleggero che non aveva dichiarato il piano di volo
A intervenire è stata una coppia di Eurofighter per intercettare il mezzo che si stava spostando lungo la costa adriatica abruzzese in direzione nord.
A dare l’ordine di intervento immediato (in gergo tecnico Alfa-Scramble) è stato il Combined Air Operations Centre di Torrejon (Spagna), il comando della Nato che controlla lo spazio aereo dell’Alleanza a sud delle Alpi, che per il tramite del Comando Operazioni Aerospaziali – 11° Gruppo Dami (Difesa Aerea Missilistica Integrata) di Poggio Renatico ha attivato la coppia di Eurofighter del 4° Stormo che si trovavano già in volo per un’attività addestrativa.
La coppia di velivoli militari si è immediatamente diretta verso la traccia aerea sconosciuta e, una volta raggiunto il velivolo ultraleggero all’altezza di Recanati, ha effettuato la prevista procedura di visual identification (Vid) per accertare che non vi fossero condizioni di emergenza o di minaccia alla sicurezza. Il velivolo è stato comunque seguito e scortato fino al suo atterraggio nei pressi di un’aviosuperfice a nord di Recanati.
Già in precedenza, i due velivoli militari erano stati attivati per l’intercettazione di un altro velivolo civile che non rispondeva alle chiamate radio ma che poi aveva ristabilito le comunicazioni con gli enti del controllo del traffico aereo.
Si tratta di un particolare tipologia di intervento, realizzata da velivoli già in volo nell’ambito di esercitazioni ed attività addestrative pianificate, che riduce ulteriormente i tempi di reazione e permette un’ottimizzazione delle risorse operative impiegate in questo ambito.
L’Aeronautica Militare assicura senza soluzione di continuità la sorveglianza dello spazio aereo nazionale.
Da marzo 2018, inoltre, nel sistema di difesa aerea nazionale sono stati integrati anche i velivoli F-35A del 32° Stormo di Amendola, che contribuiscono, con specifiche capacità operative e tecnologia di ultima generazione, alla difesa dei cieli italiani e che sono stati i primi aeroplani di 5^ generazione ad essere stati impiegati dalla Nato per sorvegliare lo spazio aereo dell’Alleanza in una operazione NATO di Air Policing.