Colpito da una fucilata durante un controllo antibracconaggio

Stanno indagando i carabinieri di Borgo San Lorenzo, coordinati dalla Procura fiorentina

E’ stato portato all’ospedale di Careggi, ferito da un colpo di fucile da caccia, anche se, per fortuna, non è in pericolo di vita, l’agente della polizia provinciale di Firenze che, con un collega, stava effettuando un servizio antibracconaggio nella campagne di Barberino di Mugello

L’uomo ha riportato una ferita da arma da fuoco al braccio.

Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri di Borgo San Lorenzo, coordinati dalla Procura fiorentina. 

Quanto accaduto a Barberino è incredibile e intollerabile”, ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, informato di quanto accaduto ieri ad un ispettore della Polizia provinciale della Città metropolitana di Firenze, colpito ad un braccio da un colpo di fucile da caccia mentre era impegnato in un’operazione di controllo anti-bracconaggio insieme a un collega nelle campagne vicino a Barberino di Mugello. “Il fatto – aggiunge Giani – che un valido operatore della Polizia provinciale, competente, professionale e dedito al lavoro, durante l’esercizio delle sue funzioni sia stato colpito da un bracconiere, è un fatto inqualificabile e indegno di una terra come la Toscana. Confido nel lavoro degli inquirenti, perché le indagini in corso appurino tutta la dinamica dei fatti”.

Solidarietà alla Polizia provinciale anche da parte della vicepresidente della Regione ed assessora all’agricoltura Stefania Saccardi che ha sottolineato la sua “forte vicinanza all’agente ferito e alla sua famiglia, in un momento così difficile e condanna per l’atto così violento del bracconiere”.

Stigmatizzano la situazione anche in sindacalisti Flavio Gambini (Uil Fpl Toscana) e Antonio Morelli (Cgil Fp Firenze): “Apprendiamo con sgomento del grave incidente accaduto ad un ispettore della polizia provinciale della città metropolitana di Firenze.  Purtroppo da molto tempo denunciamo le gravi conseguenze della legge Del Rio che ha fortemente inciso sugli organici del Personale delle province e delle città metropolitane. Nel merito in attesa di conoscere gli esiti dell’indagine in corso non possiamo che solidarizzare con il collega, augurandogli una pronta guarigione e gridando a tutti che la sicurezza sui luoghi di lavoro richiede uno sforzo importante da parte dell’amministrazione della città metropolitana, che invitiamo ad un tavolo di confronto al fine di aprire una stagione che permetta di implementare gli organici del personale e apra alla riorganizzazione dei servizi, al fine di garantire la sicurezza di tutti gli operatori della polizia provinciale e dei lavoratori della città metropolitana”.

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