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Aggredita e rapinata in Pineta di Ponente, 90enne in ospedale: i due ladri ai domiciliari

6 agosto 2024 | 15:00
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Aggredita e rapinata in Pineta di Ponente, 90enne in ospedale: i due ladri ai domiciliari

La donna è ancora ricoverata

In manette due rapinatori, arrestati, ieri, dagli agenti del commissariato di polizia di Viareggio.

I due ,un 56enne originario di La Spezia, ma residente a Camaiore, e la donna, di 25 anni, viareggina doc, sono accusati anche di lesioni gravissime ai danni di una novantenne

La vicenda nasce nel pomeriggio del 26 giugno quando l‘anziana va a fare una passeggiata ritemprante lungo il Viale Capponi nella Pineta di Ponente. La signora, nonostante l’età, gode di buona salute e ama fare delle passeggiate al fresco in Pineta, porta al collo una catenina d’oro, un vecchio ricordo di discreto valore economico, ma dal grande valore affettivo e che non pensa affatto possa rappresentare l’oggetto delle avidità di due balordi incapaci anche del minimo senso della misura nei confronti di una donna così debole e che per pochi spiccioli sarebbero capaci di qualsiasi mostruosità senza alcun senso morale nella misura.

I due, attratti dal luccichio dell’oro, come delle gazze ladri non si fanno alcuno scrupolo di piombare addosso alla malcapitata, consci che soprattutto la stazza di un energumeno poteva causare sofferenze e danni di indicibile gravità e, appena se ne prospetta l’occasione mettono in pratica il loro piano malvagio.

L’uomo agguanta la donna per il collo e le strappa la catenina, ma la poveretta d’istinto trattiene il monile fino a quando questo non si spezza cadendole nel vestito. La ferocia del gesto è tale però che la donna viene sbattuta a terra con il suo aggressore che le cade addosso e le provoca serie lesioni con la frattura delle ossa del bacino e del femore. Il dolore è indicibile e le urla attirano immediatamente alcuni passanti che si trovavano a poca distanza.
Come spesso accade in questi frangenti la concentrazione delle persone si focalizza sulla vittima e non sui due che scappano per cui, almeno inizialmente, la descrizione risulta alquanto deficitaria, ma due elementi risulteranno decisivi alle indagini. Innanzitutto il sistema di ripresa da poco realizzato sul viale che, sebbene non riprenda la scena dell’aggressione immortala con una ottima definizione tutto il tratto precedente i cui la coppia criminale segue quasi fianco a fianco l’anziana vittima.

Ancor più rilevante risulta l’avidità dei rapinatori che, in effetti, sono riusciti a strappare un pezzettino della catenina e quasi subito lo portano ad un esercizio specializzato per l’acquisto di oro usato. Questo particolare non viene riferito dalla vittima, certa di aver salvato per intero il suo prezioso ricordo, ma viene comunque preso in considerazione dagli investigatori che, come buona scuola insegna, non scartano nessuna pista a priori.

In breve tempo tutto viene ricomposto perché ai volti ripresi delle telecamere viene dato un nome e cognome certo, ma soprattutto la correttezza della registrazione delle operazioni di compravendita di oro usato consente di ricostruire la cessione di quel piccolo tralcio di catenina proprio a nome del violento aggressore.

Il quadro probatorio era talmente chiaro e solidamente provato che il pm competente per le indagini non avuto alcuna esitazione a richiedere l’emissione di adeguate misure cautelari che, con altrettanta
limpidità di giudizio sono state concesse dal gip del tribunale di Lucca.

La coppia si trova ora ai domiciliari, con tanto di braccialetto elettronico. della coppia criminale che è stata posta agli arresti domiciliari, con l’aggravio del braccialetto

La bella notizia è stata data anche alla malcapitata che purtroppo è ancora ricoverata in ospedale a più di un mese dalla feroce aggressione e che forse non potrà più fare le sue
belle passeggiate, il tutto per pochi spiccioli e per la ferocia di due balordi.