L’amore vince la malattia: dona un rene al marito e gli salva la vita

Il trapianto è avvenuto a Careggi
Una storia d’amore, tra due coniugi: con il dono di un rene, da parte della moglie, che ha salvato la vita al marito.
A renderla nota, sui social, è stato il Comune di Casole d’Elsa.
“Vogliamo raccontare una storia vera, una di quelle storie da cui tutti noi dovremmo prendere esempio e non perché parla di eroi,ma perché ci dimostra che, in un modo dove i femminicidi e altre violenze sono in aumento, dove l’egoismo e l’arroganza governano sempre di più i sentimenti delle persone, in un mondo in cui l’apparire è più importante dell’essere, c’è sempre un faro di speranza, ci sono ancora persone che sanno prendersi cura l’uno dell’altro e sanno affrontare le sfide della vita con coraggio e amore. Ecco perché , desideriamo esprimere la nostra più sincera e profonda gratitudine per il gesto straordinario e commovente che Stefania e Stefano Milordini hanno compiuto”.
“Si Stefania – prosegue l’amministrazione comunale – la tua decisione di donare, in vita, un rene a tuo marito Stefano, rappresenta un atto di amore che ha toccato profondamente tutti noi. Il tuo gesto non solo ha salvato una vita, ma ha anche unito ancora di più la nostra comunità, ricordandoci i valori fondamentali su cui si basa il nostro vivere insieme: solidarietà, sacrificio e amore reciproco. La vostra storia è un esempio luminoso di ciò che significa essere una famiglia ed essere uniti nelle difficoltà. Stefano, la tua forza e la tua resilienza sono e devono essere, una fonte di ispirazione per tutti noi”.
Stefano ci ricorda che dal 2011 (data del suo primo trapianto di fegato) è un volontario Aido, associazione donatori organi e attualmente ricopre, per il secondo mandato, il ruolo di Vice Presidente Vicario della sezione Provinciale di Siena. Ci riferisce che lo scorso anno, su un totale di 1.604 trapianti di rene, 306 sono stati fatti da persona vivente. L’importante è capire, prosegue Stefano, che nel 2023 sono stati eseguiti 4.424 trapianti, dove ci sono persone che hanno avuto salva la vita, altre che hanno riacquistato la vista e altre ancora che sono state salvate da quella tortura chiamata dialisi. Il concetto è molto semplice, ci spiega Stefano, quando una persona arriva a fine vita, i suoi organi non hanno per lui più valore, mentre per chi li riceve sono un dono prezioso e inestimabile, rappresentano la vita.
A tal proposito, per chi non è un donatore di organi, può avere chiarimenti e ricevere la dichiarazione di volontà scrivendo una mail a siena.provincia@aido.it oppure inviando un messaggio WhatApp al numero di Stefano 366 5879467.
“Ci uniamo a Stefano e Stefania in un ringraziamento speciale a tutto il personale medico della Nefrologia di Careggi, che si conferma un eccellenza nazionale del nostro territorio, a tutte le persone e familiari che hanno dimostrato una vicinanza commovente, ma soprattutto a Pietro, il loro figlio ed Eva, la sua ragazza, che hanno gestito in maniera encomiabile questa delicata questione familiare – conclude il Comune -. Parlando con entrambi ci confermano che l’intervento al momento è riuscito perfettamente e che sono in recupero e presto potete incontrarli nel nostro centro storico.
Il trapianto à avvenuto lo scorso 18 luglio