Tartarughe marine: 7 detenuti di Porto Azzurro sorveglieranno i nidi a Pianosa

Siglato l’accordo tra Legambiente e la casa di reclusione
Accordo tra Legambiente Arcipelago Toscano e la direzione della Casa di Reclusione di Porto Azzurro, che hanno firmato un protocollo d’intesa per aiutare l’associazione ambientalista a gestire l’eccezionale numero di nidificazioni di tartarughe marine Caretta caretta nella minuscola spiaggia di Cala Giovanna, sull’isola di Pianosa, dove in poco più di un mese questi bellissimi rettili marini hanno scavato 6 nidi in 250 metri di arenile.
Saranno 7 i detenuti beneficiari del lavoro all’esterno della sezione autonoma di Pianosa della casa di Reclusione Pasquale De Santis di Porto Azzurro, coordinati dall’ispettore superiore Puccini Roberto, e che hanno partecipato ad un corso di formazione tenuto da Isa Tonso , responsabile del progetto per la protezione delle tartarughe marine
“E’ stato molto facile fare questo corso – spiega la donna– mi sono trovata di fronte persone molto preparate e documentate sulla vit e le abitudini delle tartarughe marine, che non avranno difficoltà a trovare le minuscole e innumerevoli tracce lasciate dalle piccole pinne delle tartarughine che usciranno dal nido per percorrere la sabbia chiara di Pianosa e tuffarsi nel suo Mare trasparente e pieno di vita”