Ladro seriale in cella: i colpi a Firenze, ma era ai domiciliari nel senese

Rintracciato a Abbadia San Salvatore

A conclusione di mirata attività investigativa svolta dai carabinieri della Stazione di Firenze Santa Maria Novella, i militari delle Tenenza di Abbadia San Salvatore hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, nei confronti di un 26enne cittadino senese, indagato per i reati di furto, porto abusivo di armi e rapina impropria.

All’esito delle risultanze investigative raccolte dai carabinieri fiorentini, pienamente condivise dall’Autorità Giudiziaria e consistite nella raccolta di informazioni testimoniali e nella visione dei filmati restituiti dai circuiti di videosorveglianza sparsi sul territorio, l’uomo è stato ritenuto l’autore di molteplici episodi tutti commessi nel Comune di Firenze fra la metà di marzo e l’inizio di agosto 2023 ai danni di esercizi commerciali, alberghi, abitazioni e cantine siti nel capoluogo. A carico dell’indagato, infatti, vengono contestati il furto di 3 smartphone, oltre 2.200 euro in contanti, 2 monopattini elettrici, 2 biciclette, 1 computer, 1 tablet, 1 power bank, un paio di auricolari, 5 lattine di olio di oliva, 1 nintendo switch, 10 confezioni di shampoo per un valore commerciale di euro 40 circa, numerosi capi di abbigliamento, articoli di bigiotteria e gioielli e finanche attrezzi e strumenti di lavoro trovati nelle hall dei vari alberghi che l’uomo individuava quali oggetto delle sue razzie.

L’uomo, che spesso ha agito con l’aiuto di complici in fase di individuazione e a cui carico vengono contestati anche il porto abusivo di un coltello mediante la cui minaccia, allorquando veniva colto in flagranza dalle vittime, riusciva a garantirsi la fuga, annovera a suo carico numerosi precedenti di polizia.

L’arrestato, infine, raggiunto dai carabinieri di Abbadia San Salvatore presso la sua abitazione dove si trovava ristretto agli arresti domiciliari per la commissione di un furto in abitazione, è stato condotto nel carcere di Siena a disposizione dell’autorità giudiziaria.
La colpevolezza dell’indagato verrà valutata nel corso del futuro processo.

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