Furti e danneggiamenti: catturato in Romania dai carabinieri labronici, caccia al complice

A Cecina invece denunciato un uomo per ricettazione

In esecuzione di un Mae (mandato di arresto europeo), emesso dall’autorità giudiziaria di Livorno sulla scorta delle indagini dei carabinieri per cinque episodi di danneggiamento e furto in danno di privati cittadini, uffici pubblici (in particolare si ricordano i danni alla delegazione comunale di Venturina Terme nella notte tra il 31 dicembre 2023 ed il 1° gennaio 2024) ed attività commerciali, che avevano procurato allarme nella popolazione locale tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 nel territorio venturinese, è stato rintracciato e arrestato in Romania un 23enne.

Nell’immediatezza di tali eventi, i militari della Stazione Carabinieri di Venturina Terme avevano avviato un’intensa attività info-investigativa per ricostruire quanto accaduto e individuarne i presunti autori e, nel corso dei conseguenti sopralluoghi effettuati, è stato riscontrato che i beni maggiormente ricercati dai malfattori, oltre a danaro contante e preziosi, apparivano essere carte di credito e di pagamento che, nella quasi totalità dei casi, venivano fraudolentemente utilizzate immediatamente dopo il furto.

Le indagini dei carabinieri sono state quindi indirizzate sia sulla ricerca ed acquisizione dei filmati degli impianti di videosorveglianza pubblici e/o privati installati nelle aree colpite dagli eventi  sia sul tracciamento dei flussi di danaro derivanti dalle transazioni fraudolente effettuate con le carte di pagamento; tali attività hanno consentito di raccogliere significativi elementi a carico di due cittadini di origine romena di 23 e 34 anni, da tempo stabilitisi in Venturina Terme.

Analoghi esiti emergevano anche dall’esame dei filmati registrati negli esercizi – tutti ubicati tra Venturina Terme, Cafaggio e San Vincenzo – in cui venivano effettuate le transazioni fraudolente con le carte di pagamento oggetto di furto.

Ulteriore riscontro al riconoscimento dei due si è avuto mediante riconoscimento fotografico da parte di coloro che – a qualsiasi titolo – erano entrati in contatto con i malfattori.

Tutti gli elementi raccolti erano stati dunque trasmessi alla Procura della Repubblica di Livorno che, concordando con il quadro accusatorio, aveva richiesto e ottenuto dal tribunale di Livorno l’emissione di misure cautelari personali a carico dei due giovani i quali si erano allontanati dalla zona, verosimilmente nel tentativo di sottrarsi alla giustizia nel Paese d’origine.

Vista la prolungata irreperibilità dei due, sul finire dello scorso mese di maggio, l’autorità giudiziaria labronica aveva emesso un mandato di arresto europeo nei loro confronti e sono state diramate le ricerche in ambito europeo. Grazie alla collaborazione della polizia romena, il 2 luglio il 23enne è stato rintracciato ed arrestato. Proseguono le ricerche a carico del presunto complice.

I militari della Compagnia di Cecina hanno  invece denunciato un 24enne di origine pakistana, poiché gravemente indiziato del reato di ricettazione. I carabinieri hanno individuato e fermato l’uomo in orario serale in sella ad una e-bike del valore di oltre 1.100 euro, apparentemente nuova, di cui però non ha saputo indicare l’origine e giustificarne il legittimo possesso, ingenerando nei militari il sospetto che fosse di illecita provenienza.

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