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Irruzione dei carabinieri in una casa: trovati fucili, munizioni, droga e un nunchaku

20 giugno 2024 | 12:30
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Irruzione dei carabinieri in una casa: trovati fucili, munizioni, droga e un nunchaku

L’uomo è ora ai domiciliari col braccialetto elettronico

I carabinieri della Compagnia di Cecina e della Compagnia di Livorno con due unità cinofile (addestrate ricerca esplosivo e droga) dal Centro Carabinieri Cinofili di Firenze, hanno arrestato in flagranza di reato un 62enne livornese, con precedenti di polizia in materia di stupefacenti e patrimonio, gravemente indiziato di diversi reati.

I militari hanno fatto irruzione in una abitazione di Livorno dove erano stati registrati segnali di presenze sospette nonché si potessero trovare armi e munizioni non denunciate o addirittura clandestine.

Fatto ingresso nell’abitazione e sue pertinenze in cui vive il 62enne, i militari hanno eseguito una perquisizione personale e domiciliare approfondita che ha consentito di recuperare un cospicuo numero di armi: un fucile monocanna calibro 12 Beretta risultato oggetto di furto, svariati coltelli, uno sfollagente telescopico e un “nunchaku”, munizioni, 66 cartucce di diversi calibri ed esplodenti, 15 confezioni contenenti molteplici colpi di fuochi d’artificio di varie specie di cui non era mai stata denunciata la detenzione.

Nell’ambito delle medesime operazioni di polizia giudiziaria, non è mancata all’appello dell’Arma la presenza delle sostanze stupefacenti; nell’abitazione hanno rinvenuto anche 35 grammi di hashish,70 grammi di polvere bianca suddivisa in tre sacchetti e riconducibile a sostanza da taglio, materiali per il confezionamento (sacchetti di plastica di varia tipologia), 5 bilancini di precisione e un quaderno, ovvero una sorta di “libro mastro” contenente annotazioni che potrebbero essere ricondotte all’elenco delle consegne di stupefacente ai diversi “clienti” della ennesima “centrale di spaccio” allestita in privata dimora, come le precedenti già fatte registrare in analoghe operazioni su tutto il territorio della provincia labronica nell’arco degli ultimi quattro mesi (due a Livorno, una a Vada ed un’altra a Venturina). Elementi pertanto tutti riconducibili ad attività continuative di spaccio.

Infine, nell’abitazione era presente anche una banconota da 50 euro falsa, che all’uomo è valsa anche la contestazione del reato di introduzione e la spendita di denaro falso.

All’esito dell’udienza di convalida, il giudice del Tribunale di Livorno ha disposto a carico dell’arrestato, la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

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