Paga 1.200 euro per affittare una casa a Livorno ma è una truffa

Individuato dai carabinieri e denunciato
Paga 1.200 euro per affittare una casa a Livorno ma è una truffa.
Individuato e denunciato dai carabinieri un sedicente agente immobiliareche si era reso irreperibile e non aveva restituito la caparra.
I carabinieri della Stazione di Donoratico hanno svolto le indagini che hanno permesso di individuare e denunciare a piede libero un sedicente agente immobiliare presunto truffatore. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, un 56enne livornese avrebbe pubblicato su internet un annuncio nel quale proponeva in affitto un appartamento in piazza Mazzini a Livorno. Un 35enne di origine africana, residente a Donoratico, in cerca di un alloggio per la propria famiglia ed interessato all’annuncio, avrebbe contattato l’inserzionista al numero di cellulare indicato nell’inserzione per avere informazioni e prendere appuntamento per visionare la casa.
Una volta fatta la visita accompagnato da un uomo che si è presentato come agente di un’agenzia immobiliare di Livorno e persuaso di aver finalmente trovato l’abitazione adatta alle proprie esigenze, il giovane straniero ha deciso di avanzare la sua proposta per la locazione dell’appartamento. Per poter perfezionare l’accordo, come di rito, il sedicente agente gli avrebbe chiesto di effettuare anche un bonifico di 1.200 euro a titolo di caparra,che il ragazzo ha eseguito sull’iban indicato lui dall’agente. Da quel momento il ragazzo ha atteso, invano, l’esito della proposta. Ricontattato l’agente, questo gli ha fornito inizialmente risposte molto vaghe circa la disponibilità dell’immobile visitato e l’esito della pratica per poi alla infine cessare del tutto di rispondere alle sue telefonate senza peraltro restituire la caparra versata.
È stato necessario l’intervento dei carabinieri della Stazione di Donoratico cui si è rivolta la vittima, che hanno avviato un’attività investigativa incentrata su accertamenti e riscontri ad ampio spettro sino a identificare compiutamente il presunto autore del raggiro; costui è risultato essere soggetto recidivo in tali condotte.
Al termine degli approfondimenti delle indagini il truffatore è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria labronica competente cui dovrà rispondere per il reato di truffa.
.