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Cronaca
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Tabacco “pirata”: la Finanza sequestra 10 tonnellate

4 giugno 2024 | 12:00
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Tabacco “pirata”: la Finanza sequestra 10 tonnellate
Tabacco “pirata”: la Finanza sequestra 10 tonnellate
Tabacco “pirata”: la Finanza sequestra 10 tonnellate
Tabacco “pirata”: la Finanza sequestra 10 tonnellate
Tabacco “pirata”: la Finanza sequestra 10 tonnellate

Denunciati alla Procura della Repubblica di Arezzo i legali rappresentanti della società fornitrice e di quella acquirente.

I finanzieri del comando provinciale di Arezzo, nell’ambito dei quotidiani servizi di controllo economico del territorio volti alla repressione dei traffici illeciti, hanno eseguito il sequestro di 10 tonnellate di tabacco lavorato estero di contrabbando.

In particolare, una pattuglia del Gruppo di Arezzo, impiegata nel servizio di pubblica utilità “117”, durante un posto di controllo effettuato nei pressi di Civitella in Val di Chiana, ha fermato un autoarticolato, con targa straniera e condotto da autista sloveno, che trasportava ben 10 tonnellate di tabacco.

Le Fiamme Gialle, dopo aver sommariamente verificato il carico trasportato, costituito da 100 scatoloni contenenti tabacco, formalmente qualificato come “cascame di tabacco grezzo”, rilevando che il prodotto risultava venduto da una società croata ed era destinato ad una società con sede legale in provincia di Arezzo, esaminavano in dettaglio i documenti internazionali di accompagnamento, confrontandoli con un attento esame visuale della tipologia di tabacco effettivamente trasportato.

I finanzieri hanno notato, in tal modo, una sostanziale difformità tra la descrizione merceologica dichiarata e il tipo di tabacco effettivamente a bordo dell’autoarticolato. Hanno infatti rilevato che quest’ultimo non era qualificabile come “cascame di tabacco grezzo” ma che, invece, si trattava evidentemente di “cascame di tabacco lavorato”, al punto da dover essere qualificato come prodotto “fumabile” e, quindi, sottoposto ad imposta di consumo (accisa), per un importo di circa 1,5 milioni di euro.

La difforme catalogazione merceologica riportata sui documenti rispetto alla situazione reale, evidentemente finalizzata ad evitare il pagamento delle imposte in questione, integrava i reati di cui agli articoli 291bis (“contrabbando di tabacchi lavorati esteri”) e 291ter (“circostanze aggravanti del delitto di contrabbando di tabacchi lavorati esteri”) del Testo Unico delle disposizioni legislative in materia doganale, per i quali sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Arezzo i legali rappresentanti della società fornitrice e di quella acquirente.

Il carico è stato quindi sottoposto a sequestro, in attesa di definitivi esami merceologici specialistici, da parte del “laboratorio fumo” dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Roma, specializzato in materia, il cui esito, dopo alcuni giorni, confermava la qualificazione merceologica individuata in prima battuta dai finanzieri (cascame di tabacco lavorato) e l’assoggettamento a tassazione del prodotto sequestrato.