Danni nella cripta della cappella di Carlo Collodi, i discendenti: “Siamo sgomenti e sconvolti”



“Quanto accaduto offende non solo la famiglia Lorenzini bensì la storia d’Italia”
“Purtroppo “qualcosa non ha funzionato bene”… nella realizzazione del progetto iniziale di rifacimento di un camminamento antistante molte Cappelle di Famiglie tra qui la Cappella Lorenzini dove è sepolto Carlo Lorenzini Collodi. La devastazione è stata scoperta e denunciata alle autorità dal sottoscritto insieme a mia sorella Paola, pronipoti e discendenti di Collodi”.
Lo rende noto Gianluca Lorenzini, discendente pronipote di Carlo Lorenzini in arte Collodi )
“Siamo esterrefatti, sgomenti e sconvoltiche dei tecnici abbiano potuto progettare, dirigere e supervisionare un lavoro che doveva essere eseguito allo scopo del rifacimento di una pavimentazione di un vialetto con alcuni tombini di deflusso acque piovane. Il danno e scempio scoperto è stato macabro ed enorme con particolare riguardo all’interno del piano sottostante corrispondente alla cripta ma anche al piano terra dove le pareti di marmo si stanno staccando dai muri retrostanti. In cripta sono stati riscontrati i danni alla parete di marmo abbattuta, lapidi sepolcrali di marmi ottocenteschi scoperchiate fino a perforare i forni contenenti quattro bare, oltre alle cassette di zinco con i resti mortali di molti miei antenati, incluso il Collodi. Il tutto perché dei lunghi tondini di ferro sono stati infilzati con perforazioni nel sottosuolo scavato lungo il camminamento. Tutto ciò ha coinvolto non solo la nostra Cappella Lorenzini, bensì molte altre che si succedono lungo quel camminamento stesso”.
“Quanto accaduto offende non solo la famiglia Lorenzini bensì la storia d’Italia ed un suo illustre fautore, giornalista, critico di livello internazionale oltreché autore di grandi opere, prima fra tutte quella de Le Avventure di Pinocchio, storia di un burattino. Fra due anni ricorrono i duecento anni dalla nascita dello zio Carlo, come lo chiamiamo in Famiglia – conclude il discendente – e penso che sia doveroso un intervento mirato al ripristino della Cappella attraverso un movimento che si elevi a livello di media, del mondo culturale, intellettuale ed economico, anche richiamando alle loro responsabilità “chi ha operato inopinatamente” arrecando grave danno ad un sito che si promuove ai nostri giorni quale destinazione turistico culturale”.
Collodi ha portato, insieme ad altri, Firenze e la Toscana in tutto il mondo.