L'interrogatorio |
Cronaca
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Neonato morto sulla nave, la mamma risponde al giudice: “Non ho ucciso mio figlio”

24 maggio 2024 | 09:00
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Neonato morto sulla nave, la mamma risponde al giudice: “Non ho ucciso mio figlio”

Il legale: “Il decesso è avvenuto per comportamento negligente, certamente non per dolo”.

Mentre le due colleghe si sono avvalse della facoltà di non rispondere, la mamma del neonato trovato morto, venerdi della scorsa settimana,  nella cabina della nave da crociera Silver Whisper, al largo dell’Argentario, difesa dall’avvocato Giovanni Di Meglio, interrogata ieri, nel pomeriggio, durante l’udienza di convalida del fermo, ha spiegato che non voleva che suo figlio morisse, tanto che lo aveva allattato e gli aveva dato un nome.

La donna, Chan Jheansel Pia Salahid, 28enne delle Filippine, cha lavorava come addetta alle pulizie e aiutante in cucina, ha precisato che di essersi presa cura del bimbo, usando assorbenti per il ciclo mestruale, non avendo pannoloni per neonato e di aver buttato nell’inceneritore la placenta. 

Una situazione difficile – ha aggiunto il legale -. Ha tenuto nascosta la sua gravidanza, per paura di essere licenziata, e il suo stipendio era necessario per far vivere la sua famiglia nel paese di origine.Se avesse voluto uccidere il figlio appena nato, e gettarlo come ha fatto con la placenta, non se ne sarebbe accorto nessuno. La morte del neonato è avvenuta per “comportamento negligente, certamente non per il dolo”.

Il giudice dovrebbe sciogliere la riserva nella giornata di oggi. 

Intanto le tre donne, accusate di omicidio volontario, sono in carcere a Sollicciano.