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Trasportava rifiuti pericolosi senza le autorizzazioni, denunciato. Altri due nei guai per una maxi discarica

18 maggio 2024 | 10:00
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Trasportava rifiuti pericolosi senza le autorizzazioni, denunciato. Altri due nei guai per una maxi discarica

Il lucchese pizzicato dalla Stradale durante un controllo. Dal capoluogo a Torre del Lago blitz di Squadra mobile, commissariato e capitaneria di Porto per stroncare giri illeciti

Una discarica abusiva di rifiuti speciali, anche pericolosi, in un terreno di circa 200 metri quadrati nei pressi dell’abitazione di un 60enne disoccupato, accusato di gestione illecita di rifiuti in concorso con un 50enne di origini marocchine.

E’ quanto hanno scoperto tra il 13 e il 14 maggio scorsi gli investigatori della squadra mobile di Lucca, insieme ai colleghi del commissariato di Viareggio e della polizia stradale di Lucca e della Capitaneria di Porto, nell’ambito di una vasta operazioni di controlli a livello nazionale sullo smaltimento illecito dei rifiuti. E l’attività in provincia di Lucca si è concentrata a Torre del Lago, e in particolare nell’abitazione del 60enne.

Ma non finisce qui: perché gli uomini della squadra mobile e quelli della stradale hanno pizzicato un lucchese che stava trasportando rifiuti speciali pericolosi senza le previste iscrizioni all’albo dei gestori ambientali. Al termine del controllo è scattata la denuncia.

A Torre del Lago gli investigatori hanno posto i sigilli alla discarica abusiva. Secondo l’accusa, il 60enne, con il concorso di un cittadino marocchino di 50 anni, svuotava cantine, rassicurando i clienti sul corretto smaltimento dei rifiuti che in realtà venivano sversati nel suo terreno.

L’operazione congiunta condotta dalla Polizia di Stato e dalla Capitaneria di Porto di Viareggio ha consentito di far emergere un fenomeno che ha implicazioni anche sulla salute dei cittadini e sull’ambiente sferrando duri colpi al malaffare e all’illegalità, colpendo in modo mirato e selettivo le attività illegali, l’abusivismo e lo smaltimento illecito di rifiuti, dando un forte segnale della presenza dello Stato a favore e in difesa di cittadini e del territorio. L’attività rientra nella costante azione di prevenzione e monitoraggio condotta dalla Polizia di Stato, in un settore che da decenni rappresenta una fonte di ingente, illecito profitto anche per le organizzazioni criminali, al fine di porre un freno all’espansione dei crimini ambientali che danneggiano il territorio e mettono costantemente a rischio la salute dei cittadini.

A livello nazionale le articolate attività, coordinate a livello centrale dallo Sco, sono state condotte dagli agenti delle squadre mobili e delle Sisco in 33 province italiane con il supporto specialistico delle Agenzie regionali per la protezione Ambientale e della Polizia Stradale. In alcune province, vista la specificità operativa in cui si è operato, sono state coinvolte anche le strutture periferiche del Corpo nazionale della Capitaneria di Porto.

All’esito dei 3 giorni di intense attività operative, sono state sottoposte a controllo oltre 168 aree sospettate di essere adibite all’illecito stoccaggio e conservazione dei rifiuti, 40 delle quali sono state sottoposte a sequestro. Più di 1763 i soggetti identificati, 103 persone sono state denunce in stato di libertà per reati connessi all’illecita gestione dei rifiuti, 2 persone arrestate in flagranza di reato ed oltre 85 violazioni amministrative rilevate per un importo superiore ai 200 mila euro. Le attività istruttorie e di verifica conseguenti all’accesso sui siti controllati proseguiranno nei prossimi giorni a cura delle singole Agenzie regionali per la protezione Ambientale, al fine di valutare la sussistenza di ulteriori illeciti amministrativi e penali.