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Assolta per il rifiuto di fornire le generalità alla polizia: la Cassazione annulla tutto

21 aprile 2024 | 11:00
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Assolta per il rifiuto di fornire le generalità alla polizia: la Cassazione annulla tutto

Si dovrà rifare il processo nei confronti di una donna denunciata dopo un comizio del 2020

Si rifiuta di fornire le generalità alle forze dell’ordine durante un controllo a una protesta contro un comizio elettorale del 2020 a Viareggio e il giudice la assolve. Ma il pubblico ministero presenta ricorso per Cassazione per contraddittorietà e manifesta illogicità della motivazione.

Secondo il tribunale il reato era da escludere in quanto la donna avrebbe fornito le proprie generalità nonn sul posto ma una volta giunta al commissariato di polizia. Ma per il ricorrente, che ha chiesto l’annullamento con rinvio della sentenza, il giudice avrebbe così attribuito valore a un post factum, irrilevante ai fini del perfezionamento del reato, che si consuma per effetto del semplice diniego opposto alla richiesta della polizia.

La Cassazione ha accolto il ricorso: il reato in questione è un cosiddetto reato ‘istantaneo’ che nello specifico si perfeziona con il semplice rifiuto di fornire al pubblico ufficiale indicazione sulla propria identità personale. Non rileva, come aveva sottolineato il tribunale di Lucca, né l’aver declinato le generalità in un secondo momento, né il contesto caotico in cui si erano svolti i fatti e neanche lo stato di agitazione in cui versava la donna chiamata in causa. Nessun rilievo neanche alle tesi della difesa secondo cui nella fase dibattimentale sarebbe emersa l’insussistenza degli elementi del reato contestato.

Di questo si occuperà il tribunale di Lucca cui è stato rinviato il giudizio, nella persona di un nuovo giudice, dopo l’annullamento della sentenza impugnata.