L'indagine dell'Arma |
Cronaca
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La polizza auto on line era inesistente: in tre nei guai per truffa

20 aprile 2024 | 11:45
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La polizza auto on line era inesistente: in tre nei guai per truffa

La vittima, dopo aver pagato due volte, accortasi del raggiro si è rivolta all’Arma

I carabinieri di Donoratico, a seguito di accurati accertamenti, hanno individuato e denunciato due donne di 35 anni e un uomo di 47 del crotonese indiziati di essere gli autori di una truffa ai danni di un cecinese.

La vicenda inizia con una ricerca su internet, da parte della vittima, del numero del sevizio clienti della propria assicurazione auto al fine di procedere al rinnovo annuale della polizza. Attraverso la navigazione, caratterizzata dalla comparsa di vari inserti pubblicatati, l’uomo ha contattato un numero che riteneva essere quella della propria compagnia di assicurazione.L’operatore che gli ha risposto, dopo un’iniziale conversazione conoscitiva, gli ha riferito che avrebbe inviato, tramite applicazione di messaggistica sul suo cellulare, un qr-code per procedere al pagamento di 650 euro, effettivamente avvenuto poco dopo.

Sebbene persuaso di aver concluso positivamente la transazione, al cliente è pervenuta poco dopo una telefonata dal sedicente agente assicurativo che lo avvertiva del verificarsi di un errore e della conseguente necessità di ripetere il pagamento, pena l’annullamento della polizza.

Anche questa volta l’uomo ha dato credito all’interlocutore ed ha eseguito un altro pagamento di pari importo, sempre al medesimo sportello, accreditandolo su un Iban che il sedicente assicuratore forniva direttamente per telefono alla dipendente.

Non vedendo arrivare la polizza, l’automobilista ha provato più volte a richiamare il numero dell’agenzia per sollecitare un riscontro, senza però ottenere alcuna risposta. È stato a quel punto che ha maturato la convinzione di essere stato truffato e che non c’era stato alcun rinnovo.

Ha deciso pertanto di rivolgersi ai Carabinieri di Cecina per sporgere denuncia.

Le tempestive indagini, opportunamente orientate anche su utenze telefoniche e sui destinatari dei pagamenti, hanno consentito di identificare tre persone, gravate da analoghi precedenti, che sono state pertanto denunciate in stato di libertà per truffa in concorso.