Guardia di Finanza e Squadra Mobile |
Cronaca
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Scommesse clandestine, spaccio, estorsione e evasione fiscale: 12 arresti

16 aprile 2024 | 11:15
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Scommesse clandestine, spaccio, estorsione e evasione fiscale: 12 arresti
Scommesse clandestine, spaccio, estorsione e evasione fiscale: 12 arresti
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Scommesse clandestine, spaccio, estorsione e evasione fiscale: 12 arresti
Scommesse clandestine, spaccio, estorsione e evasione fiscale: 12 arresti
Scommesse clandestine, spaccio, estorsione e evasione fiscale: 12 arresti

Sequestrate 3 sale giochi e due milioni di euro

Dalle prime luci dell’alba di questa mattina, è in corso da parte della Squadra Mobile della questura di Pistoia e del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza pistoiese,l’esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal gip, su richiesta della Procura, nei confronti di 12 personaggi, di cui 9 in carcere e 3 ai domiciliari con braccialetto elettronico.

Gli indagati, di nazionalità italiana e cinese, sono indiziati a vario titolo dei reati di estorsione continuata in concorso, associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo dell’attività di raccolta di giochi e scommesse, esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, falso in atto pubblico, false attestazioni in atti destinati all’autorità giudiziaria, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Con il medesimo provvedimento il gip ha disposto nei confronti di alcuni degli indagati il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di somme di denaro – o di beni mobili e immobili del valore equivalente – per un valore complessivo di euro 1.184.000 circa. Il sequestro preventivo è stato altresì disposto verso 3 sale giochi e scommesse, 5 società e 1 autovettura.

Unitamente alle misure restrittive, sono state eseguite perquisizioni locali, domiciliari e personali, avvenute anche con il concorso operativo del Nucleo centrale della polizia dei giochi e delle scommesse dello Sco e dello Scico di Roma.

L’articolata attività investigativa, durata oltre un anno,  ha consentito di ricostruire l’esistenza di un pervicace fenomeno estorsivo e di un vero e proprio “sistema” di scommesse illegali e clandestine. Tali scommesse, è stato accertato, si svolgono sia on line su appositi siti clonati, sia in luoghi fisici costituiti da sale slot ubicate nel comune di Prato, nominalmente riconducibili a cittadini cinesi ma di fatto in mano a due dei soggetti sottoposti a misura cautelare, che ne dispongono pienamente alla stregua di veri e propri titolari, avvalendosi di vari collaboratori.

Nel corso dell’attività investigativa sono anche emerse condotte, accertate e approfondite dalla Sezione di Polizia Giudiziaria – Aliquota Guardia di Finanza e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Pistoia, che rientrano in un quadro di reiterate frodi fiscali ideate e gestite da uno degli indagati, cittadino cinese, in concorso con diversi personaggi a lui collegati, basate sull’intestazione fittizia della titolarità di imprese ad altre persone, sull’emissione di fatture false e sul trasferimento di consistenti somme di denaro in Cina, al fine sottrarsi fraudolentemente al pagamento delle imposte dovute, con riferimento alle attività imprenditoriali dallo stesso via via acquisite anche tramite le pratiche estorsive oggetto delle indagini.

Gli indagati sono stati associati nelle carceri di Prato, Pistoia e Pisa in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Le misure sono state eseguite con il concorso operativo delle Squadre Mobili di Prato, Roma, Latina, Lucca e Massa Carrara. Per l’esecuzione del provvedimento sono impiegati circa 90 poliziotti, con il concorso operativo dei Reparti Prevenzione Crimine,unità cinofila di Firenzenonché degli specialisti della Scientifica di Roma, esperti nell’uso di apparati ad alta tecnologia come il georadar, sofisticata apparecchiatura che scannerizza ogni parete, in cerca di vani occulti o intercapedini nascoste.

La Guardia di Finanza Pistoia, in questa fase esecutiva che ha visto impegnati circa 40 militari del Corpo, si è avvalsa del prezioso ausilio, oltre che dello Scico di Roma, dotato di strumentazioni all’avanguardia per la ricerca di somme denaro e/o preziosi occultati in pareti o intercapedini, del personale del Gruppo Pistoia, del 2° Nucleo Operativo Metropolitano Firenze e della Tenenza Casalpusterlengo, nonché di un’unità cinofila addestrata alla ricerca di valuta (“cash dog”) del 1° Nucleo Operativo Metropolitano Firenze.

Le investigazioni sviluppate dalla Sezione di Polizia Giudiziaria – aliquota Guardia di Finanza e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Pistoia – parimenti basate sull’efficace connubio tra attività tecniche e riscontri investigativi sul territorio, cui si sono affiancati l’analisi e l’incrocio delle risultanze desumibili dal patrimonio informativo presente nelle numerose banche dati in uso al Corpo – oltre a raccogliere importanti elementi di riscontro utili alle indagini condotte dalla Polizia di Stato (atteso che le richieste estorsive erano formalmente “giustificate” da contratti di prestazioni di servizi a condizioni antieconomiche e, in parte, da richieste di saldo di fatture per operazioni inesistenti, tanto che l’estorsore, in un caso, era perfino riuscito a trarre in inganno un Tribunale, ottenendo l’emissione di un decreto ingiuntivo, poi risultato affetto da falsità ideologica), hanno permesso di far emergere come uno degli indagati, 43enne di origine cinese, fosse una sorta di “primula rossa” dedita, da oltre vent’anni, all’acquisizione occulta di attività economiche, che poi gestiva in spregio della normativa fiscale, spesso per interposta persona, spogliandole del loro patrimonio e senza onorare decine di milioni di euro di debiti tributari.

Lo stesso, dopo aver fissato il proprio centro di interessi a Prato, ha iniziato ad acquisire imprese, di diversi settori economici, oltre che nel pratese, anche nell’area fiorentina, per poi infiltrarsi, attraverso le suddette condotte estorsive, nell’area della Valdinievole.

Allo stato del procedimento e fatte salve le successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento delle responsabilità, sulla base degli elementi di prova sinora raccolti, e secondo l’ipotesi vagliata dal Giudice nel provvedimento, è quindi emerso che, a partire dal 2017, lo stesso avrebbe così gestito occultamente, senza mai apparire direttamente ed intestandone la titolarità a parenti ed affini di origine sinica, 6 società, delle quali  5 tuttora attive, continuando a frodare il fisco con false fatturazioni incrociate (per un imponibile complessivo di 460.780 euro ed Iva pari ad  92.077), in parte predisposte da un commercialista pratese connivente, sottraendo alle possibili pretese erariali più di 544.000 euro, trasferiti in Cina grazie a documentazione fittizia, e manifestando un elevato tenore di vita, che gli consentiva di utilizzare auto di lusso, prese in leasing a nome delle imprese controllate, e di frequentare esclusive località turistiche.

Le Fiamme Gialle pistoiesi hanno pertanto provveduto a dare esecuzione ai provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria, rintracciando e traendo in arresto il cittadino cinese a Prato,  nella propria abitazione non dichiarata, ed effettuando  12 perquisizioni locali, nelle province di Pistoia, Firenze, Prato e Lodi,nei confronti del medesimo e di altri soggetti indagati (tra cui un dottore commercialista), con contestuale notifica delle relative informazioni di garanzia.

Sono contestualmente state eseguite le operazioni di sequestro di disponibilità finanziarie, beni immobili e mobili registrati, per oltre  544.000 euro, nel cui ambito, tra l’altro, presso 2 abitazioni, sono stati reperiti e sequestrati oltre 30.000 in contanti.

Inoltre, sono state sottoposte a sequestro ed affidate all’Amministratore Giudiziario nominato dal Tribunale di Pistoia le 5 aziende di fatto gestite dal cittadino cinese del valore attuale stimato di 797.682 euro. Si tratta, in particolare, di una srl con sede a Firenze,che gestisce due hotel (a due e quattro stelle) ed un b&b nel centro di Firenze,di tre srl con sede a Prato ed a Poggio a Caiano , che gestiscono locali di ristorazione a Prato e Firenze, e di un’altra srl esercente l’attività di confezione di capi di abbigliamento in Campi Bisenzio.