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Presunta Rsa abusiva nel comune di Porcari, il Tar annulla l’ordinanza del sindaco

14 aprile 2024 | 16:15
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Presunta Rsa abusiva nel comune di Porcari, il Tar annulla l’ordinanza del sindaco

Secondo il tribunale amministrativo mancavano i presupposti di contingibilità ed urgenza del provvedimento, che sarebbe dovuto essere emesso da un dirigente

Presunta Rsa abusiva a Porcari dopo il controllo dei Nas, il Tar annulla l’ordinanza del sindaco di Porcari, Leonardo Fornaciari.

La cooperativa che gestiva la struttura, che definisce la stessa non una Rsa ma un “condominio di solidarietà” ha infatti contestato sia i presupposti di emergenza sanitaria, contingibilità ed urgenza richiesti per il provvedimento, sia la titolarità della decisione in campo al primo cittadino.

Secondo il Tar, innanzitutto, il potere del sindaco di adottare tale tipo di ordinanza “che per loro natura stridono con i fondamentali principi di tipicità e tassatività del provvedimento amministrativo, può essere esercitato solo in presenza di un’attenta verifica della sussistenza (da evidenziare in sede motivazionale dell’atto) dei presupposti normativi della contingibilità ed urgenza”. In questo caso mancherebbero sia l’urgenza, visto che dal verbale dei Nas si evince che gli ospiti della cooperativa (quattro ultra 65enne) si trovavano in buone condizioni di salute, igiene ed emotività, sia la contingibilità “ovvero l’assenza nell’ordinamento di strumenti ordinari per affrontare la fattispecie”. Lo strumento corretto sarebbe, insomma, l’ordine di cessazione dell’attività, che, però, non spetta al sindaco, organo squisitamente politico, ma alla struttura tecnica del Comune.

Per questo motivo il Tar ha annullato le due ordinanze sul tema (una prorogava la scadenza di affidamento degli ospiti a altre strutture).