Cinghiali al giardinetto dei bimbi, si all’abbattimento: Lav e animalisti dicono no

Chiesto di adottare soluzioni alternative volte a garantire la sicurezza dei cittadini senza recare danno agli animali selvatici
Nel giardinetto pubblico a Prato, frequentato da molti bimbi, “spuntano” i cinghiali e la polizia provinciale, così come la Regione, decidono di abbatterli
“Ferma condanna nei confronti della proposta avanzata dalla polizia provinciale di Prato e autorizzata dalla Regione Toscana, riguardante l’uccisione dei cinghiali che sono stati recentemente avvistati nei giardini della Sacra Famiglia a Prato”
Lo affermano in una nota la Lega Anti Vivisezione (Lav), insieme ad Animalisti Italiani ed al Partito Animalista Italiano.
“Riteniamo che la risposta all’avvistamento di cinghiali debba essere improntata su principi di rispetto per la vita animale e sulla ricerca di soluzioni che non comportino la violenza e la morte degli animali coinvolti – si spiega –. Gli interventi basati sull’uccisione sono non solo eticamente discutibili, ma spesso inefficaci nel risolvere i problemi di convivenza tra esseri umani e fauna selvatica. Invece di ricorrere all’uccisione, sollecitiamo la Regione Toscana a considerare e implementare metodologie alternative e più compassionate per contenere i cinghiali che, scendendo dalla Calvana, arrivano ai centri abitati. Tra queste, vi sono la rimozione degli attrattivi. Se i cinghiali, come qualsiasi altra specie selvatica, si avventurano nei centri cittadini è perché sono attratti da fonti alimentari, quindi è fondamentale assicurare la puntualità e l’efficienza del servizio asporto rifiuti, come il divieto di somministrare cibo da parte dei cittadini. La costruzione di recinzioni adeguate può impedire l’accesso dei cinghiali alle aree urbane senza la necessità di ricorrere alla violenza. Promuovere la consapevolezza tra i residenti riguardo alle pratiche di convivenza pacifica con la fauna selvatica, educandoli su come prevenire gli incontri indesiderati e su come comportarsi in caso di avvistamento di animali. Se necessario, è possibile catturare i cinghiali e traslocarli in aree più adatte al loro habitat naturale, anziché eliminarli. Chiediamo pertanto alla Regione Toscana ed al Comune di Prato di riconsiderare la decisione di autorizzare l’uccisione dei cinghiali e di adottare soluzioni alternative volte a garantire la sicurezza dei cittadini senza recare danno agli animali selvatici”.