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Presunta evasione fiscale nell’azienda edile, dissequestrati i beni a Claudio Polonia

27 marzo 2024 | 14:00
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Presunta evasione fiscale nell’azienda edile, dissequestrati i beni a Claudio Polonia

Per il collegio non c’è prova che sia l’amministratore di fatto della società nel mirino. L’imprenditore: “Contro di me accanimento”

Beni sequestrati per presunta evasione fiscale, il tribunale di Lucca disponde il dissequestro. Secondo il collegio, composto da Giuseppe Pezzuti, Raffaella Poggi e Gianluca Massaro, infatti, non risulterebbe provato il ruolo di amministratore di fatto di Claudio Polonia nella società edile finita nel mirino della Guardia di Finanza. L’immobile sequestrato, inoltre, peraltro adibito a casa di residenza dell’ex moglie e della figlia minore, eccederebbe il valore dell’importo da sequestrare.

https://www.luccaindiretta.it/cronaca/2024/03/25/evasione-fiscale-imprenditore-edile-nei-guai-sequestrati-beni-e-azioni-per-125-mila-euro/400625/

Secondo round, oggi (27 marzo) dell’indagine delle Fiamme Gialle che solo due giorni fa avevano ottenuto dal Gip il provvedimento di sequestro per equivalente per l’evasione di Ires per 60mila euro e per ritenute d’acconto non versate per 65mila euro.

Il procedimento, ovviamente, va avanti e i giudici lucchesi si sono pronunciati esclusivamente sul sequestro dei beni.

Ma sulla vicenda è lo stesso Claudio Polonia, nel mirino anche per le vicende che riguardano la società di calcio Real Academy, a intervenire.

“Ieri – dice – avevo affermato di avere fiducia nella giustizia e di essere sereno nell’affrontare l’ulteriore, ennesimo, attacco gratuito alla mia persona. Oggi, a dimostrazione di quanto detto ieri dopo essere stato presente in tribunale per la discussione del riesame, è arrivato il provvedimento del tribunale di Lucca a firma del presidente del collegio, con il quale viene annullato il provvedimento di sequestro emesso nei mie confronti. Le motivazioni del provvedimento sono chiare e puntuali, ma non spetta certo a me entrare nel merito delle stesse, visto che non sono un legale. Qui voglio limitarmi solo ad invitare la stampa – per le eventuali prossime volte – ad informarsi bene prima di mettere “alla berlina” una persona che è prima padre di famiglia, poi compagno e poi imprenditore ed appassionato di calcio giovanile. I miei figli vanno a scuola a Lucca; e chissà, magari sono anche compagni di scuola o di classe o anche di giochi dei figli di coloro che continuano a buttano benzina sul fuoco, aggredendo la mia persona. Mi chiedo: cosa direbbero queste persone ai loro figli se fossero attaccate così? Cosa direbbero ai loro bambini se di punto in bianco venissero denigrati senza certezze e buttati in prima pagina solo per fare audience?”.

“Questo ennesimo, gratuito, attacco mediatico alla mia persona ed alla mia famiglia – dice ancora – è la riprova di un accanimento nei miei confronti che non ha precedenti nei confronti di nessun individuo qui a Lucca. E tutta la vicenda degli accertamenti della Guardia di finanza, che giustamente sta facendo il suo lavoro, è partita nel settembre dello scorso anno, guarda caso a seguito di un accertamento fatto nei confronti della Fcd Real Academy Lucca, guarda caso a seguito del tam tam mediatico sui quotidiani locali ed on line, oltre ai vari esposti (parrebbe persino anonimi) fatti nei confronti della mia persona presso il Comune di Lucca. Come dimostrano anche i verbali della Guardia di finanza, tutto parte da quell’accertamento. Non credo sia tutto un caso. Dovrei credere allora che la Fcd Real Academy Lucca ha pestato i piedi a qualcuno e continua a dare fastidio a qualcuno, Non dimentichiamo anche gli atti vandalici che ho subito sulla mia autovettura, con le varie minacce”.

“Ma posso affermare che continuerò ad andare avanti con i miei progetti calcistici della Real Academy Lucca, la quale – ribadisco – è totalmente estranea a queste vicende del sequestro – conclude – Io proseguo con la mia serenità si persona, di padre, di compagno e di imprenditore. E in tutta questa assurda vicenda, la cosa che mi amareggia (ma, a questo punto, non mi sorprende) è vedere l’assessore allo sport del Comune di Lucca, quindi una istituzione e pubblico ufficiale, che ancora una volta non perde occasione per fare del sarcasmo su un fatto a me inerente, arrivando a pubblicare sul proprio profilo Instagram una storia alquanto squallida (per non dire altro…); una istituzione pubblica che si bea e si felicita per una vicenda grave accaduta ad altri fa quantomeno riflettere: chissà se l’assessore allo sport del Comune di Lucca si comporta così con tutti… Ma, soprattutto, mi piacerebbe capire perché tutto questo accanimento da parte dell’assessore allo sport del Comune di Lucca nei miei confronti e contro la mia persona”.