Due incidenti con sversamenti di sostanze in pochi giorni: limitate le zone di contaminazione

Dopo la messa in sicurezza, i tecnici Arpat hanno monitorato inizio delle operazioni di bonifica e ripristino dei luoghi con aspirazione dell’acqua contaminata
Il 7 e l’11 marzo si sono verificati due incidenti nel territorio pisano con il coinvolgimento di autocisterne, che, ribaltandosi, hanno perso il loro carico, percolato di discarica e anche gasolio. In entrambi i casi è stato necessario l’intervento di personale Arpat.
Nell’incidente a Capannoli un’autocisterna trasportante percolato della discarica Belvedere di Peccioli si era ribaltata, sversando migliaia di litri di percolato di discarica e circa 400 litri di gasolio. I liquidi si sono dispersi sulla banchina stradale antistante, sul terreno adiacente e nella fossetta lungo il perimetro della strada. Le prime operazioni di messa in sicurezza hanno consentito di contenere al massimo il deflusso dei liquidi e limitare l’area di contaminazione, grazie alla creazione di uno sbarramento con terra nella fossetta stradale. Questo ha inoltre impedito la commistione delle acque, visto che le fosse campestri erano piene per le precipitazioni avvenute nei giorni antecedenti l’incidente. Successivamente una ditta incaricata dal Comune, ha disposto panne assorbenti e ha avviato le operazioni di aspirazione dei liquidi sversati sul suolo e di quelli rimasti nell’autocisterna. Queste operazioni, interrotte intorno alle ore 13, per circa un’ora, per una forte precipitazione, sono proseguite nel pomeriggio di lunedì. La ditta ha inoltre attivato i procedimenti amministrativi per le operazioni di bonifica, presentando, in primo luogo, la notifica di potenziale contaminazione.
Nell altro incidente invece, in FiPiLi, in prossimità dell’uscita di Cascina in direzione Pisa in cui era coinvolta un’autobotte che trasportava un rifiuto speciale non pericoloso allo stato liquido. L’autobotte, ribaltata sul fianco, occupava entrambe le corsie di marcia. Il mezzo risultava danneggiato tanto che parte del rifiuto liquido trasportato ed il carburante presente nel serbatoio erano fuoriusciti e si erano riversati sull’asfalto e nel fosso di scolo delle acque meteoriche lungo la corsia esterna. Al momento dell’intervento, erano già in corso le operazioni di messa in sicurezza dell’area mediante materiale assorbente utilizzato sulla strada e panne assorbenti posizionate nel canale a monte e a valle del punto di sversamento.
Il personale di Arpat, presente sul luogo dell’incidente, ha verificato la natura e le caratteristiche del rifiuto che risultava essere un rifiuto speciale non pericoloso e l’area di estensione dello sversamento. Fortunatamente, la poca presenza di acqua nel canale e le caratteristiche geologiche del terreno circostante hanno consentito la limitazione dell’area di contaminazione, circoscritta ad un tratto di circa 100 metri in entrambe le direzioni del punto di sversamento e senza interessamento del reticolo idrografico maggiore.
Dopo la messa in sicurezza, i tecnici hanno monitorato, verificando anche il piano di intervento, l’inizio delle operazioni di bonifica e ripristino dei luoghi con aspirazione dell’acqua contaminata da parte della ditta specializzata in bonifiche intervenuta a seguito dell’incidente. Operazioni che sono proseguite nei giorni successivi al fine di ripristinare l’area.