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Ricercato a La Spezia e arrestato a Livorno: ora è in carcere

8 marzo 2024 | 10:30
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Ricercato a La Spezia e arrestato a Livorno: ora è in carcere

A Castagneto Carducci denunciato un truffatore

I carabinieri della Stazione di Livorno Centrohanno rintracciato e tratto in arresto un 55enne residente anagraficamente a La Speziaa seguito di un ordine di esecuzione di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali del tribunale ligure, per fatti risalenti agli anni a cavallo tra 2014 e 2018.

L’uomo, ritenuto responsabile di plurimi reati di “truffa” e “introduzione e commercio di prodotti con segni falsi”, doveva scontare un anno di reclusione e pagare 800 euro di multa, ma l’ordine di carcerazione, conseguente alla condanna divenuta irrevocabile nel 2019, era stato in prima battuta sospeso. L’ordine di arresto era quindi rimasto da eseguire.

Il condannato è stato però rintracciato a Livorno, a seguito della notifica del provvedimento di revoca della sospensione della carcerazione, è stato fotosegnalato e, dopo le formalità di rito, lo hanno dichiarato in arresto e portato nel carcere Le Sughere.   

I carabinieri di Castagneto Carducci, al termine di indagini e accertamenti partite da una denuncia della titolare di una tabaccheria del posto, hanno  invece identificato e denunciato per truffa un 35enne di Grosseto. L’esercente a dicembre aveva ricevuto da un cliente la richiesta di due buoni spesa del valore di 300 euro cadauno tramite una piattaforma che consente il rilascio di codici prepagati da riscattare. Al momento del pagamento il cliente ha presentato una carta che è risultata non funzionante ed è quindi uscito asserendo di recarsi a prelevare la corrispondente somma in contanti senza tuttavia fare ritorno. Anche in seguito l’uomo ha avanzato i più svariati pretesti per giustificarsi con l’esercente del mancato pagamento e alla fine ha fatto perdere le proprie tracce. La vittima si è quindi rivolta ai Carabinieri di Castagneto Carducci quando si è accorta che i due buoni erano stati riscattati allorchè, verosimilmente in un momento di sua distrazione, il 35enne era riuscito a carpire i codici generati dal sistema. Gli uomini dell’Arma, sulla base delle informazioni fornite dalla vittima e dal modus operandi del truffatore, non nuovo a fatti del genere, hanno avviato le indagini riuscendo rapidamente a dargli un nome e un volto e a denunciarlo per truffa.