Cariche al corteo, gli agenti si autoidentificano. Il Coisp: “I figli dei poliziotti bullizzati”

Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza: “Le risultanze sono state trasmesse all’autorità giudiziaria”
Dopo le cariche e le manganellate dello scorso 23 febbraio, a Pisa, che tanto clamore hanno suscitato, i poliziotti in tenuta antisommossa che erano in servizio al corteo pro Palestina si sono “autoidentificati”.
A renderlo noto è il Dipartimento di Pubblica Sicurezza: “Le risultanze sono state trasmesse all’autorità giudiziaria”.
La Procura, come noto, ha infatti aperto un fascicolo di indagine per individuare eventuali responsabilità: e al vaglio degli inquirenti ci sono i filmati circolati sui social, oltre quelli fatti dalla Digos.
Intanto, da quanto riferito dal sindacato Coisp, sono stati segnalati casi di bullismo: ben 12 i casi di figli di agenti (a Firenze, Pisa e altre città italiane) che non sono andati a scuola, presi di mira sia in classe che sui social.