Liquidazione delle spese alla parte civile, torna in aula l’omicidio stradale di Aldo Dell’Aringa

La Cassazione dà ragione al ricorso a causa dell'assoluta mancanza di regolamentazione da parte del Gup di Lucca

Tornerà in aula, anche se solo per stabilire la liquidazione delle spese alla parte civile, il processo per l’omicidio stradale di Aldo Dell’Aringa, il 75enne di Porcari che ha perso la vita in un frontale in via Antonio Rossi a Capannori il 21 agosto 2022. Per l’evento, nonché per il ferimento di una donna, è stato condannato un 33enne, che ha patteggiato la pena a un anno e quattro mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena.

Il ricorso per Cassazione è stato presentato per violazione di legge e vizio motivazionale “laddove nulla si dispone in merito alla condanna dell’imputato alle spese di assistenza e rappresentanza della parte civile e a quelle di costituzione di parte civile”.

La Corte ha dato ragione al ricorrente, rafforzando la giurisprudenza in atto secondo la quale “è ricorribile per Cassazione la sentenza che abbia omesso di pronunciarsi in ordine alla condanna dell’imputato alla rifusione delle spese sostenute dalla parte civile, trattandosi di emenda non automatica e predeterminata – e, pertanto, non rimediabile con il ricorso alla procedura di cui all’articolo 130 codice di procedura penale (la c.d. correzione, ndr) – ma implicante valutazioni sia in ordine all’ammissibilità della relativa domanda sia in ordine all’entità della liquidazione, che ben può essere neutralizzata da una possibile compensazione, che il giudice può disporre anche quando pronunci sentenza di applicazione di pena”.

Nel caso specifico il Gup di Lucca ha del tutto omesso di provvedere alla regolamentazione delle spese processuali fra l’imputato e la parte civile.

La sentenza impugnata, pertanto, deve essere annullata senza rinvio limitatamente all’omessa statuizione sulle spese della parte civile e gli atti sono stati ritrasmessi al tribunale di Lucca per un nuovo esame sul punto.