Duro colpo al narcotraffico |
Cronaca
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27 chili di cocaina purissima nel frigo del container con le banane

9 febbraio 2024 | 15:15
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27 chili di cocaina purissima nel frigo del container con le banane
27 chili di cocaina purissima nel frigo del container con le banane
27 chili di cocaina purissima nel frigo del container con le banane

La droga arrivava dall’Equador

Con il sequestro di 25 panetti di cocaina pura per un peso complessivo di 27 chili è stato inferto un altro significativo colpo nella lotta al narcotraffico da parte dei funzionari dell’Adm e dai militari della Guardia di Finanza di Livorno.

Alla volontà dei narcotrafficanti di rendere l’area portuale di Livorno un punto di facile approdo fanno da scudo i controlli antidroga per individuare – tra le innumerevoli spedizioni dal Sud America – quelle utilizzate per celare abilmente le partite di sostanze stupefacenti.

Il rinvenimento del grosso quantitativo di cocaina conferma l’efficacia dei dispositivi di controllo, incentrati sull’efficienza del binomio analisi dei rischi e azione operativa a tutto campo mediante gli strumenti in dotazione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nonché all’abilissimo olfatto dei cani antidroga utilizzati dal Gruppo della Guardia di Finanza di Livorno.

Anche in questo caso, i narcotrafficanti hanno cercato di sfruttare i traffici commerciali leciti per celare abilmente 25 panetti di cocaina all’interno di un container frigo proveniente dall’Equador che era stato stoccato presso l’interporto di Collesalvetti-Guasticce.

Questa volta i panetti di cocaina erano nascosti nella zona motore del contenitore frigo,che trasportava banane, merce che, una volta sbarcata, segue tempistiche molto ristrette per preservare la catena del freddo. Gli stratagemmi dei malavitosi di recuperare la cocaina sono stati vanificati dall’esperienza e della professionalità dei reparti di Adm e Fiamme Gialle.,

Lo stupefacente, risultato di assoluta purezza, come confermato dalle analisi effettuate dal laboratorio chimico Adm, e quindi di alto valore, atteso che sarebbe stato tagliato con altre sostanze anche 4 volte, verrà distrutto presso un inceneritore in Toscana e così strappato alle piazze di spaccio, ove avrebbe fruttato alla criminalità organizzata oltre 100 mila dosi per un valore complessivo superiore ai 10 milioni di euro.