Chiesa gremita per l’ultimo saluto a Mirco Bellone: la bara portata a spalla dai colleghi





La polizia perde un’ anima gentile e generosa
Chiesa gremita, quella di Santa Rita a Viareggio, per l’ultimo saluto al sovrintendente Mirco Bellone, morto a soli 48 anni nel sonno e trovato senza vita nel suo letto dalla moglie venerdì della scorsa settimana.
Sulla bara i fiori bianchi e rossi.Tra i presenti alla Santa Messa le lacrime per la perdita di un poliziotto conosciuto e amato da tutti.
Un dolore immenso, per la famiglia – Mirco lascia la moglie e due bimbi di 10 e 5 anni – e per tutti i colleghi sia del commissariato di polizia che della Polstrada, dove, anni addietro, Bellone aveva prestato servizio.
Molti hanno voluto ricordarlo, all’altare, anche con qualche aneddoto: “Era scarso a calcetto”. Forse per smorzare il pianto, e nascondere l’angoscia per questa grave e inaspettata perdita.
Sono stati i poliziotti, alle fine delle esequie, a portare in spalla il feretro: un addio, o un arrivederci, e Mirco Bellone è partito per il suo ultimo viaggio, questa volta non in una delle sue tante missioni in volante, sulla quale ha calcato le strade di Viareggio e della Versilia per anni dando la caccia a spacciatori e malviventi, per prevenire furti e rapine e anche per aiutare il prossimo.
Vola angelo blu: un’anima buona, e generosa, che non meritava questa morte prematura.