Addio a Sandra Milo, si è spenta stamattina la musa di Fellini: era vissuta anche a Viareggio





Nella città del Carnevale si sposò per la prima volta
E’ lutto anche a Viareggio, per la morte di Sandra Milo, 90 anni compiuti lo scorso anno.
La famosa attrice, musa di Federico Fellini, le cui scene di molti film sono state “firmate” dai maestri della cartapesta del Carnevale, si è spenta nella sua casa di Roma, come reso noto dalla sua famiglia: “Oggi alle 8,25 del mattino nostra madre è venuta a mancare. Ci ha lasciato serenamente, addormentandosi nel suo letto, nel modo in cui ci aveva espressamente richiesto., circondata dal nostro amore e da quello dei suoi amati cani Jim e Lady. Vi chiediamo di rispettare il nostro immenso dolore e di pregare per la sua anima, rivolgendole un pensiero di luce. Ringraziamo sentitamente nostro padre Ottavio de Lolllis, l’avvocato Bruno della Ragione, Maurizio Pennesi, Alberto Matano, Cristina Morea, Maria Grazia Cucinotta, Claudio e Pino Insegno, Franco Brel, Angelo Genovese, Franco Lattanzi e sua moglie Rita, Enrico Pola, Luigi Alesi, Angelo De Biasio, Carlotta e Gabriele Malaguti, Marina e Tullio, Simona Ballarino. E se abbiamo dimenticato qualcuno ce ne scusiamo sentitamente. Debora, Ciro, Azzurra”
Un legame molto stretto quello di Sandra Milo con la città del Carnevale, dove era arrivata nel dopo guerra, e dove si era sposata, per la prima volta quando aveva solo 15 anni e dove ha perso il suo primo figlio.
Dopo la separazione aveva lasciato Viareggio, destinazione Milano, dove ha fatto la modella, e, poi Roma, dove ha iniziato la sua carriera di attrice.
“Ci ha lasciato oggi Sandra Milo, artista poliedrica, musa di registi e icona nazionale: una vita lunga, fatta di storie e divi d’altri tempi, intrecciata spesso con quella della nostra città. Di lei vogliamo ricordare la professionalità ma anche il sorriso e l’allegria contagiosa. La passione che la legava al Carnevale di cui è stata madrina e ospite d’onore”. L’Amministrazione comunale di Viareggio, e la città tutta, porgono sentite condoglianze.
La Fondazione Versiliana si unisce al cordoglio del Paese per la scomparsa di Sandra Milo, musa di Federico Fellini, attrice tra le più popolari del teatro e del cinema italiano e icona assoluta dello spettacolo. “Ho avuto il grande piacere di conoscere Sandra Milo nell’estate del 2021 – ricorda il presidente della Fondazione Versiliana Alfredo Benedetti – quando debuttò al nostro Festival all’età di 88 anni. Una donna di una simpatia travolgente, ironica e di animo raffinato. Aveva la vitalità di una ragazzina, la sua forza incredibile e il suo entusiasmo così contagiosi colpirono molto me come tutti quelli che qui da noi aveva incontrato. Raccontò di sentirsi felice ed emozionata, perché alla Versilia era molto legata avendo vissuto qui una parte importante della sua vita: ci ringraziò di averla coinvolta perché la Versiliana era per lei un teatro prestigioso con cui non si era mai confrontata e non vedeva l’ora. Nonostante avesse alle spalle una carriera straordinaria, costellata di premi e collaborazioni prestigiose, affrontò la sfida alla Versiliana con la stessa voglia di mettersi in gioco che hanno i ventenni. Lo spettacolo di cui lei fu un pilastro fu un vero spasso. Alla famiglia le nostre più sincere condoglianze”. “Sandra Milo – ricorda Massimo Martini, consulente artistico della Versiliana – giunse da noi poco dopo aver ricevuto il David di Donatello alla carriera con “Ostriche e Caffè americano” di Walter Palamenga, di cui fu protagonista insieme alle Karma B e che proponemmo in prima nazionale. Per lei rappresentò quindi un duplice debutto perché fu anche la sua prima volta sul palco della Versiliana. Diede prova di essere una straordinaria professionista, una grande interprete, ma anche una donna di spirito e di grande umanità. Nonostante la sua grande popolarità, era festosa e disponibile con tutti. Divertente e leggero, quello spettacolo fu un inno alla leggerezza e alla femminilità, in un momento in cui l’Italia stava vivendo uno dei suoi periodi più tormentati, quello dell’uscita da Covid e dal lockdown. Sandra Milo fu straordinaria interprete non solo di quel testo, ma anche di quella voglia di rinascita, di vita e di socialità che nel nostro paese era in quel momento ambita e preponderante. Ci stringiamo quindi oggi attorno alla famiglia e ci uniamo al dolore di tutto il mondo dello spettacolo per la scomparsa di una delle sua più amate protagoniste”.
“Sono addolorato, con Sandra Milo se ne va un’attrice straordinaria, una grande artista da sempre legata alla Toscana”. Così il presidente Eugenio Giani alla notizia della scomparsa di Sandra Milo. “Proprio pochi mesi fa eravamo insieme per il film “Che bella storia la vita” – prosegue il presidente – un’ennesima occasione in cui Sandra ha contagiato tutti noi con il suo entusiasmo, il suo altruismo, la sua vitalità e l’amore per la vita che ti sorprende se continui a darle possibilità, cosa che lei ha fatto fino alla fine lasciandoci un grande messaggio. Porgo le mie condoglianze ai figli e ai suoi cari”.
