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Getta il letame del maneggio in una fossa di scolo nella riserva del Sibolla, denunciato

26 gennaio 2024 | 11:45
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Getta il letame del maneggio in una fossa di scolo nella riserva del Sibolla, denunciato

Nei guai il titolare dell’attività dopo un controllo dei carabinieri forestali

Il titolare di un allevamento di cavalli denunciato per scorretta gestione dei reflui della sua attività che si trova ad Altopascio, nelle immediate vicinanze della riserva regionale del Sibolla.

Stando ai carabinieri forestali di Capannori, il titolare avrebbe utilizzato una cospicua quantità di letame, costituito da paglia mista a deiezioni solide e liquide, per il riempimento di una fossa di scolo poderale, direttamente connessa con il chiaro d’acqua della riserva naturale.

Il Lago di Sibolla, zona umida di importanza internazionale, costituisce un ambiente di elevato interesse naturalistico, molto sensibile ai fattori inquinanti provenienti dalle attività antropiche. In particolare sotto il profilo botanico esso ospita preziosi popolamenti di “piante relitte” (legate cioè a condizioni ecologiche e climatiche del passato), appartenenti a specie che oggi sono presenti a latitudini decisamente più settentrionali (relitti glaciali) o più meridionali (relitti terziari). Per molte di queste piante uno dei fattori chiave che ne ha permesso la conservazione in questo piccolo “rifugio” è stato il carattere oligotrofico delle acque, che derivano prevalentemente da sorgive poste sul fondo del lago. Da qui la necessità di preservare la riserva naturale dall’ingresso di acque contaminate, specialmente se ricche di azoto ed altri nutrienti, come quelle che derivano dal dilavamento del letame.

I militari provvedevano quindi ad intimare al responsabile la rimozione immediata ed il corretto smaltimento del letame, al fine di scongiurare danni all’area naturale protetta.