“Kata è stata venduta”, la mamma della bimba in lacrime: “Ridatemi mia figlia”

L’avvocato Antonio Petroncini: “E’ un’ipotesi come le altre, non da sottovalutare”
“Kata è stata venduta”.Lo ha detto Katherine,la mamma della bimba peruviana scomparsa lo scorso 10 giugno a Firenze dall’ex hotel Astor, ospite al programma Rai “Ore 14”.
“E’ una ipotesi – ha confermato telefonicamente alla nostra redazione l’avvocato Antonio Antonio Petroncini del Foro di Bologna -, come le altre per le quali la Procura sta indagando, dal rapimento a scopo di estorsione, alla vendetta. Tutte vanno prese in considerazione. Sappiamo bene che esiste il mercato degli organi, come quello delle adozioni illegali e per altri fini, prostituzione minorile inclusa”.
“Ci tengo a ribadire – ha aggiunto l’avvocato – che la mia assistita non ha mai nascosto niente agli inquirenti, mai ha taciuto particolari”.
Ma da chi, e quando, sarebbe stata presa, per magari venderla?
“Sicuramente da chi conosce i miei orari – ha precisato Katherine -, solo il sabato e la domenica, gli altri giorni non avrebbero potuto. Chi l’ha presa sapeva bene che dal lunedì al venerdì Kata andava a scuola”.
“Ridatemi mia figlia – l’ennesimo appello della mamma in lacrime -, mettetevi una mano sul cuore, non ha fatto niente di male. Vado avanti perchè ho anche un altro figlio, ma il dolore per Kata e la voglia di riabbracciarla sono immensi”.
“Le ipotesi sono state tante, e gli inquirenti le hanno vagliate tutte, esplorate anche se improbabili, come doveroso – ha concluso l’avvocato -, ma nessuna ha per ora portato a niente. Anche questa della vendita non va esclusa. Katerine, come sempre, collaborerà per favorire il loro lavoro”.