Aggredito e bruciato vivo: si indaga a 360 gradi per dare un volto all’assassino

I carabinieri hanno raccolto molte testimonianze
E’ ancora caccia aperta al killer di Alessio Cini, trovato morto, arso vivo, la mattina all’alba dello scorso 9 gennaio ad Agliana.
Dall’autopsia, effettuata all’ospedale di Pistoia, è emerso che l’uomo è stato prima massacrato, forse colpito da un badile, e poi, dato alle fiamme, dopo essere stato cosparso di liquido infiammabile.
Un omicidio terrificante sul quale, coordinati dalla procura pistoiese – pm Leonardo De Gaudio – stanno indagando i carabinieri.
Molte le persone ascoltate dagli inquirenti, e i sequestri, tra cui gli indumenti, per trovare eventuali tracce, da parte del reparto della Scientifica dell’Arma per risalire all’assassino, che, al momento, non ha un nome e un volto.
Da quanto ricostruito la vittima, quella mattina, si era svegliata presto per andare al lavoro, ma, poi, era uscito senza calzini e con una tuta, lasciando il suo cellulare a casa.