Si rovescia una imbarcazione sul lago di Massaciuccoli: morti due cacciatori
Tragedia nel primo pomeriggio di oggi (7 gennaio): mobilitati 118, vigili del fuoco, polizia e carabinieri
Muoiono in due nella barca rovesciata sul Massaciuccoli.
Tragedia nel primo pomeriggio di oggi (7 gennaio) a Torre del Lago per il rovesciamento di una imbarcazione sul lago di due cacciatori, da questa mattina impegnati in una battuta di caccia ad anatre e folaghe in un capanno in Padule.
La chiamata dei soccorsi è arrivata dal cugino e dal nipote di uno dei due occupanti del barchino in alluminio, che non li hanno visti rientrare a casa all’ora consueta, alla centrale unica del 118 alle 14,40.
Sul posto sono arrivati vigili del fuoco con i sommozzatori di Livorno, l’automedica sud e l’ambulanza della Croce Verde di Viareggio, il cui personale ha constatato l’avvenuto decesso di uno dei due passeggeri: il suo corpo è stato recuperato senza vita sulla riva del lago nelle vicinanze dell’Ippica Burlamacco, luogo dal quale sono stati chiamati i soccorsi da alcune persone che hanno notato il cadavere.




Il primo corpo ad essere ritrovato è quello di un uomo dell’età di 69 anni, Giorgio Montemagni. Con lui c’era un altro uomo, Andrea Pardini, macellaio di 52 anni, che i soccorritori hanno recuperato solo poco prima delle 19.



A trovare il cadavere di Montemagni, nel primo pomeriggio, è stato un cacciatore, preallertato dai parenti che non lo vedevano tornare dalla battuta di caccia e dopo che questi aveva avvisato di un suo imminente ritorno a casa. Il corpo era sulla riva del lago, mentre del barchino di metallo su cui i due viaggiavano non c’è ancora nessuna traccia. Il medico del 118 ha constatato il decesso per annegamento, la salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Solo dopo lunghe ricerche, in serata, si è trovato il secondo corpo, anch’esso annegato nel lago.
Secondo le testimonianze di alcuni dei presenti sul posto, esperti cacciatori, l’imbarcazione, più instabile rispetto a quelle di legno, potrebbe essersi ribaltata per il crollo di un poggio, che avrebbe creato un’onda poi fatale alla stabilità del barchino, cogliendo i due occupanti in un attimo di distrazione.




Della vicenda si sono presi carico la polizia, con la divisione anticrimine e la polizia scientifica e la polizia municipale.




