Pane, schiacciate e pizze: ma dai conti correnti è emersa un’evasione fiscale di 1 milione di euro

In 4 anni le movimentazioni finanziarie sono state ben superiori a quanto indicato nelle dichiarazioni annuali.
Pane, schiacciate, pizze: ma l’analisi dei conti correnti ha rivelato anche altro: evadeva il fisco. Contestata ad un panificio di Livorno un’ evasione fiscale per oltre un milione di euro tra imposte dirette e Iva.
Proseguono incessantemente le attività di polizia economico-finanziaria da parte di tutte le Fiamme Gialle della provincia labronica, nell’ambito dell’evasione fiscale in un altro settore particolarmente attivo proprio sotto il periodo natalizio per via dei vari pranzi e cenoni, ossia la panetteria.
A seguito di attività di controllo economico del territorio, connessa all’incrocio di input informativi con analisi delle banche dati in uso al Corpo, le Fiamme Gialle hanno individuato un panificio con rilevanti alert di rischio dal punto di vista fiscale.
Un’attività molto florida che produce e vende dal pane fresco, alle pizze e “schiacce”, nonché panini e tramezzini. Anche in questo caso il monitoraggio del territorio “virtuale” ha offerto utili spunti per l’attività d’intelligence e la rilevazione di evidenti elementi di redditività, molto contrastanti con quanto risultava dalle dichiarazioni presentate al Fisco.
I militari hanno quindi avviato le attività ispettive del caso e sviluppato, in pieno e costante contraddittorio con la parte, i riscontri del caso. Essenziale è stato lo sviluppo dei dati economico-finanziari e delle indagini bancarie, a fronte delle quali è emerso come, in 4 anni, le movimentazioni finanziarie sono state ben superiori a quanto indicato nelle dichiarazioni annuali.
All’esito dei riscontri e delle puntuali contestazioni effettuate dalle Fiamme Gialle sulla base dei plurimi elementi acquisiti, è quindi emerso come il panettiere in 4 anni abbia omesso di dichiarare al fisco oltre 1,1 milioni euro, con conseguenti violazioni Iva per altri 100mila euro. Un dettagliato rapporto è stato inoltrato al competente Ufficio dell’Agenzia delle Entrate per le conseguenti determinazioni di accertamento e sanzioni.