Un quadro rubato esposto alla mostra di Lucca? Sgarbi: “È una copia inedita trovata in una villa di Viterbo”

Il sottosegretario ricostruisce la vicenda: “Rispetto all’originale e a quella trafugata la mia tela è più contenuta, con una colonna e una luce che rendono lo spazio più ampio”
Un quadro rubato in mostra a Lucca per l’esposizione di due anni fa I pittori della luce? Il sottosegretario Vittorio Sgarbi, oggi a Lucca per una visita del governatore Giani alla mostra su Canova ha replicato alle accuse della trasmissione Reportriguardo all’inedito di Rutilio Manetti, pittore senese del Seicento sulla Cattura di San Pietro. Secondo la trasmissione e secondo il Fatto Quotidiano quel dipinto sarebbe quello rubato alla signora Margherita Buzio, in una villa vicino a Pinerolo, nel 2013, poi ripresentato a Lucca, dopo un restauro, con un dettaglio modificato, un candelabro sullo sfondo.
Sgarbi spiega i dettagli della vicenda: “Allora il tema è questo – dice – Io ho trovato nella villa Maidalchina (a Viterbo, ndr) un dipinto di un pittore che ho attribuito, quindi era inedito perché non era conosciuto fin dal 1600, a Rutilio Manetti. Di quel dipinto esistono delle repliche: una di queste era una brutta copia che avevo visto nel 2007-2008 in un castello vicino a Pinerolo, tenuta come se fosse una tenda. Ma si trattava assolutamente di una copia dell’Ottocento come tutte copie c’erano in quel luogo. Dopodiché nella denuncia che la signora ha fatto, giustamente, nel 2013, c’era scritto che quella era la copia di un dipinto che sta in Vaticano. Quindi di queste opere ne sono almeno tre. Esattamente come Guido Reni e come tanti altri artisti anche Rutilio Manetti, che era un grande artista senese, ha delle copie. La mia era più contenuta, con una colonna e una luce che rendono lo spazio più ampio ed è quella che era esposta qui e che hanno visto tutti i visitatori e che oltre che da me è stata attribuita anche da Marco Ciampolini”.
“Si arriva addirittura a dei paradossi – dice ancora Sgarbi – per fare dei gialli su cose che non esistono. Quel dipinto sta in Vaticano, io ho trovato una versione più piccola, che è sicuramente di Rutilio Manetti e quindi ho pubblicato un inedito, quella rubata è una copia più grande e con elementi diversi. Questa signora che ha fatto la denuncia io non l’ho mai incontrata e mi fa piacere che lei continui a studiare quello che non sapeva di avere, perché non sapeva di avere una copia di Manetti”.