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Cronaca
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Spintoni e botte alla convivente dopo il litigio, arrestato

14 dicembre 2023 | 17:00
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Spintoni e botte alla convivente dopo il litigio, arrestato

Il giovane ha spintonato i carabinieri arrivati a sedare la lite

I carabinieri del Nucleo Radiomobile sono intervenuti, nella mattinata di ieri (13 dicembre), in un’abitazione del quartiere di Novoli, su richiesta di un giovane che stava avendo un litigio con una donna, con la quale aveva trascorso una serata.

All’arrivo dei militari entrambi i giovani si presentavano agitati e la lite era ben accesa con insulti tra le parti. I carabinieri, intervenuti per portare alla calma la situazione, nel frattempo scaldatasi, si sono interposti tra le parti in lite: la giovane, stanca del litigio in atto, ha tentato a più riprese di allontanarsi andando via dall’abitazione, trovando però l’opposizione del ragazzo che, con insistenza e violenza fisica, ha cercato di impedirle di allontanarsi. Di fronte a simile atteggiamento i carabinieri hanno tentato di interrompere l’azione del giovane, ma sono stati a loro volta spintonati e insultati.

A quel punto i militari hanno proceduto a bloccare fisicamente l’uomo, sul conto del quale è emerso essere stato in passato emesso un provvedimento di ammonimento della Questura proprio a seguito di comportamenti violenti nei confronti della giovane donna lì presente. Alla luce del quadro ancora più chiaro, i militari sono riusciti, non senza difficoltà, a condurre negli uffici del Nucleo Radiomobile di via Farini il giovane, dove è stato dichiarato in stato di arresto per il reato di resistenza nei confronti dei militari e per quello di violenza privata commessa da persona ammonita. Quest’ultima contestazione è stata possibile a seguito dell’entrata in vigore, dallo scorso 9 dicembre, della legge 168 del 24 novembre 2023, che mira ad accrescere la risposta dello Stato alle varie forme di violenza di genere. Il giovane, immediatamente posto a disposizione dell’AG del capoluogo, è stato condotto dinanzi alla stessa per essere giudicato con il rito direttissimo, all’esito del quale gli è stata irrogata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Firenze, con il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione in orario serale e notturno.