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Al momento l’uomo non ha confessato. Gli inquirenti ipotizzano omicidio volontario
Interrogato a lungo, è sotto torchio Alfredo Zenucchi, il marito di Rossella Cominotti, trovata morta in una pozza di sangue nella camera di albergo a La Spezia.
L’uomo è stato fermato dopo la fuga, durata circa 5 ore, a bordo di una C3 bianca a un posto di blocco dai carabinieri di Pontremoli in Lunigiana, tra Licciana Nardi ed Aulla.
Secondo gli inquirenti, in possesso di vari elementi, sarebbe stato lui a uccidere la moglie, ma per ora il fermato non avrebbe confessato. Si attende l’udienza della convalida del fermo di indiziato, con l’accusa di omicidio volontario.
Sul corpo della donna, rinvenuta senza vita da una cameriera dell’hotel, il medico legale, intervenuto con i militari dell’Arma, al comando del maggiore Marco De Jesu, e il pm di turno, ha riscontrato ferite profonde da arma da taglio, e nella stanza è stato trovato un rasoio, probabile arma del delitto, con il quale l’omicida avrebbe colpito la vittima alla gola, non lasciandole scampo.
La coppia, che gestiva un edicola nel cremonese, dove abitavano, da diversi giorni era scomparsa: cellulare spento e nessuna notizia ai parenti, tanto che una cugina aveva lanciato l’allarme sui social, temendo il peggio.
