
L’accusa è di aver messo a segno colpi a Livorno e Pisa
Secondo l’accusa sarebbe stato il braccio esecutivo di una banda di truffatori di anziani, che telefonavano a casa per dire loro che un figlio o un parente era rimasto coinvolto in un incidente e che dovevano subito pagare dei soldi per evitargli la galera.
Per questo un 32enne, autore di colpi soprattutto a Livorno e Pisa, ma anche a Reggio Calabria, Gioia Tauro, che si spacciava per avvocato è stato arrestato e portato in carcere come disposto dal gip del tribunale livornese che lo ha definito un uomo “dalla elevata capacità criminale, figura itinerante, inserita in una compagine criminale che certamente coinvolge più soggetti e che agisce con professionalità e sistematicità nelle truffe seriali in danno di persone spesso fragili e indifese”.