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“Salviamo i mufloni dell’isola del Giglio”, gli animalisti si appellano a Mattarella

1 dicembre 2023 | 13:45
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“Salviamo i mufloni dell’isola del Giglio”, gli animalisti si appellano a Mattarella

Presentato un ricorso al presidente della Repubblica

Le associazioni animaliste fanno ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per salvare i mufloni dell’Isola del Giglio.

“L’eradicazione di questi animali, disposta dalla Regione Toscana, è da considerarsi illegittima”, questa la posizione di Lndc Animal Protection Vitadacani odv con la Rete dei Santuari di Animali Liberi  ed Enpa, le quali si appellano alla massima autorità dello Stato per difendere i pochi mufloni rimasti sull’isola.

A seguito della diffida presentata dalle associazioni animaliste nei confronti della Regione Toscana contro il Piano di abbattimento dei Mufloni hanno fatto ricorso a Sergio Mattarella illustrando i motivi per cui i mufloni dell’Isola del Giglio andrebbero salvaguardati e protetti, anziché sterminati. Le Associazioni, all’unisono, chiedono infatti l’annullamento del provvedimento che sta decimando gli ultimi esemplari rimasti di questa popolazione.

I mufloni protagonisti di questa triste vicenda sono mammiferi originari dei bovidi introdotti nel 1955 in Toscana, nell’Isola del Giglio, nella Riserva del Franco, grazie a un progetto di cui si occuparono alcuni noti studiosi naturalisti (Augusto Toschi, Alessandro Ghigi, Ugo Baldacci e Renzo Videsot) con lo scopo di tutelare e salvaguardare questa specie dalla possibile estinzione. Venne scelto il Giglio per le analogie che aveva con l’isola della Sardegna, da cui questi animali provenivano. I mufloni dell’Isola del Giglio appartengono quindi alla “popolazione sarda” e il Muflone “sardo” non è una specie cacciabile ai sensi dell’art. 18, comma 1,  lett. c) della L. 11/02/1992, n. 157, anche se collocata in altro areale geografico differente da quello di origine. Importanti docenti e studiosi delle Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, di Sassari e di Siena hanno evidenziato, in un importante studio pubblicato nell’agosto 2022 sulla prestigiosa rivista scientifica Diversity, che i mufloni portati a suo tempo in Toscana sono ormai gli unici che mantengono alcune delle caratteristiche genetiche originarie della popolazione sarda di tale specie. Non essendo presenti pecore domestiche al Giglio con cui i mufloni possono accoppiarsi e, dunque, dare vita a degli incroci, il muflone del Giglio presenta caratteristiche genetiche e fenotipiche pure ed oramai perse in altri luoghi dove il muflone è protetto, come ad esempio la Sardegna, Cipro e la Corsica. Ciò fa del muflone del Giglio un serbatoio genetico di vitale importanza per la biodiversità della specie e soprattutto per la conservazione della popolazione sarda a rischio di estinzione.

L’eradicazione del muflone del Giglio, dunque, rappresenterebbe un danno sostanziale alla biodiversità, minando non solo gli obiettivi del Programma Life, ma anche della Strategia per la Biodiversità 2030 dell’UE e sottoscritto dall’Italia.

“È quindi irrazionale ed illegittima la decisione della Regione Toscana di permettere che il muflone venga cacciato sull’isola del Giglio – aggiungono –  senza considerare che ciò comporta un grave danno alla biodiversità, nonché una violazione dell’articolo 18 della legge . 157/1992, In sostanza, la Regione Toscana, partner del progetto LIFE ‘LetsGo Giglio: less alien species in the Tuscan Archipelago: new actions to protect Giglio Island habitats’, ha consentito la caccia di una specie non cacciabile, in violazione di legge, venendo meno anche gli accordi presi con le Associazioni animaliste coinvolte, che più volte, dal 2019 a oggi, hanno diffidato la Regione dal proseguire nel suo piano di abbattimento per catturare e traslocare invece i mufloni in vari rifugi per l’Italia. Qualunque alterazione del numero di mufloni presenti al Giglio rappresenta un impoverimento ed una perdita di risorse genetiche che non solo danneggiano la biodiversità, ma rappresenta un vero e proprio disastro ambientale”. Le Associazioni chiedono in via urgente un decreto cautelare che tuteli la popolazione di mufloni dell’Isola del Giglio dall’estinzione.