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Gli era stata trattenuta l’indennità di mancato preavviso, il tribunale dà ragione all’infermiera

1 dicembre 2023 | 13:00
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Gli era stata trattenuta l’indennità di mancato preavviso, il tribunale dà ragione all’infermiera

Durante il Covid si era licenziata da una cooperativa su chiamata dell’Ausl

In piena emergenza Covid, l’infermiera si era licenziata dalla cooperativa per la quale lavorava dopo essere stata chiamata dall’Asl in virtù dell’ordinanza regionale che disponeva l’assunzione di personale infermieristico in via d’urgenza per rinforzare l’organico dei reparti degli ospedali. L’ordinanza prescriveva, tra l’altro, l’esonero dal preavviso per tale tipo di chiamate da parte delle Aziende sanitarie. Il datore di lavoro, tuttavia, aveva trattenuto l’indennità di mancato preavviso, presentando poi anche ricorso al decreto ingiuntivo del 2011 che già aveva intimato la restituzione della cifra al lavoratore.

Il giudice del tribunale del lavoro di Pisa però, ha dato ragione a un’iscritta al sindacato delle professioni infermieristiche NurSind, che si era vista trattenere dal precedente datore di lavoro una cifra di poco superiore ai 2mila euro, pari all’indennità di mancato preavviso.

“Con questa sentenza – spiega il coordinatore regionale del NurSind Giampaolo Giannoni – il Tribunale dà nuovamente ragione in maniera chiara alla nostra iscritta e ha confermato che le chiamate in via d’urgenza fatte dalle Aziende sanitarie durante l’emergenza Covid consentivano al personale interessato di non tener conto del preavviso. Non posso che giudicare vergognoso il fatto che qualcuno si sia permesso di trattenere ingiustamente migliaia di euro di indennità di mancato preavviso per le assunzioni fatte durante il periodo della pandemia.

Siamo fiduciosi che la sentenza farà da apripista ad altre vicende simili. Come NurSind abbiamo offerto tutto il supporto necessario alla nostra iscritta e quindi non possiamo che vedere con favore questa vittoria”.