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Gatto impallinato rischia di restare paralizzato: “Chi sa parli”

27 novembre 2023 | 14:00
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Gatto impallinato rischia di restare paralizzato: “Chi sa parli”

Il micio di Fivizzano operato, è in terapia intensiva

Un gatto impallinato a Fivizzano rischia la paralisi. Lndc Animal protection denuncia e lancia un appello: “Chi sa, parli”

Una persona spietata ha sparato con un’arma ad aria compressa a un gatto che non dava fastidio a nessuno e che in paese era ben voluto. Il micio è stato operato ma la lesione alla colonna vertebrale rischia di lasciarlo paralizzato a vita. Piera Rosati – presidente dell’associazione animalista chiede: “Chi può fornire informazioni utili per identificare il responsabile scriva ad avvocato@lndcanimalprotection.org”

Come tanti gatti che vivono liberi non ha un vero nome. È semplicemente “micio” e trascorreva le sue giornate in pace, vagando nelle stradine del borgo di Po’, una frazione di Fivizzano in provincia di Massa Carrara, senza dare fastidio a nessuno. Almeno fino a qualche giorno fa, quando invece qualcuno l’ha usato come bersaglio colpendolo con dei pallini sparati con un’arma ad aria compressa. A trovarlo e lanciare l’allarme è stata una signora tedesca che da qualche tempo si è trasferita nel piccolo borgo. 

Il gatto è stato portato dal veterinario che lo ha operato, estraendo il pallino di piombo che si era conficcato in una vertebra scheggiandola. Una situazione molto complessa per la quale la prognosi rimane ancora riservata. Il povero gatto potrebbe essere condannato a restare paralizzato a vita a causa della lesione subita alla colonna vertebrale.

“Appena abbiamo appreso la notizia ci siamo attivati con il nostro team legale per sporgere denuncia contro ignoti, – si spiega in una nota – nella speranza che le indagini e le perizie balistiche riescano in qualche modo a risalire al responsabile di tanta ferocia. Purtroppo le armi ad aria compressa non sono soggette a registrazione come le altre armi, quindi potrebbe non essere facile dare un nome e un volto a questa persona così spietata. Per questo motivo, se qualcuno avesse informazioni utili, può contattare la nostra associazione scrivendo una mail all’indirizzo avvocato@lndcanimalprotection.org. Prendersela con un animale innocuo, ben voluto da tutto il borgo, non è una cosa che può essere giustificata in alcun motivo e questa persona deve essere messa di fronte alle proprie responsabilità, anche per fermare una escalation di violenza che dagli animali potrebbe in seguito passare anche allepersone”.