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Cronaca
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Rapinatore seriale finisce in cella: tra le vittime una 91enne e una 89enne

22 novembre 2023 | 08:30
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Rapinatore seriale finisce in cella: tra le vittime una 91enne e una 89enne

I carabinieri hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere

Un rapinatore seriale è finito in carcere, arrestato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno, su ordine della locale Procura della Repubblica.

I militari dell’Arma hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 19enne residente a Piombino, libero vigilato ed avvisato oralmente, con precedenti per reati contro la persona ed il patrimonio commessi anche da minorenne, gravemente indiziato di essere l’autore di tre gravi rapine ed un furto in abitazione consumati in Piombino nonché indagato per ulteriori due rapine (di cui una tentata)commesse in danno di donne anziane tra il 1 ed il 10 novembre scorsi.

Tra le vittime una 91enne bloccata ed immobilizzata per pochi euro ed una 89enne che, dopo essere stata strattonata con forza, era caduta riportando fratture multiple per le quali è tuttora ricoverata presso l’ospedale di Livorno.

I carabinieri della Stazione di Piombino e del Nucleo Operativo e Radiomobile, d’intesa con il Sostituto Procuratore della Repubblica di Livorno titolare del fascicolo, hanno raccolto gravi, precisi e concordanti elementi indiziari grazie all’analisi dei filmati di impianti di videosorveglianza pubblici e privati, all’esame di dichiarazioni testimoniali nonché alle descrizioni fornite da alcune delle vittime ricostruendo un identikit ed un modus operandi che ha indirizzato i militari verso un presunto unico rapinatore.

Secondo la meticolosa ricostruzione degli investigatori dell’Arma, il 2 novembre. il giovane avrebbe raggiunto una 74enne all’uscita da una sala slot nella centrale via Lombroso strappandole di mano la borsa contenente 300 euro, un telefono cellulare ed altri effetti personali e, di fronte alla resistenza della vittima, l’avrebbe scaraventata a terra e trascinata procurandole lesioni giudicate guaribili in 20 giorni.

Il 3 novembre l’arrestato avrebbe chiesto l’elemosina in via Gori ad una 91enne di passaggio; di fronte al rifiuto dell’anziana donna, l’avrebbe bloccata ed immobilizzata da dietro e, mentre con un braccio la teneva ferma, con l’altro le strappava con forza la borsa contenente soli 10 euro e degli effetti personali.

L’episodio con le conseguenze più gravi si è tuttavia verificato il 10 novembre scorso nei pressi di via Roma. Nella circostanza una 89enne stava rientrando presso la propria abitazione con il marito quando l’indagato si sarebbe frapposto tra i due e, incurante dell’età avanzata, l’avrebbe strattonata con forza, sottraendole la borsa e facendola rovinare a terra per poi darsi alla fuga. La vittima riportava fratture multiple ed è stata trasportata urgentemente presso l’ospedale di Livorno ove è tuttora ricoverata.

Il presunto rapinatore si sarebbe inoltre introdotto all’interno dell’abitazione di una 83enne piombinese che si era dimostrata generosa nei suoi confronti donandogli, in diverse occasioni piccole somme di denaro che il giovane le aveva chiesto sporgendosi da una finestra. Il 6 novembre scorso il 19enne non si sarebbe limitato alla solita elemosina ma, approfittandosi dell’età avanzata della persona offesa, si sarebbe intrufolato nella cucina dell’abitazione da una porta finestra socchiusa, appropriandosi di 40 euro dal portafoglio dell’anziana che lo ha notato fuggire subito dopo.

Nonostante le modalità utilizzate dal ragazzo caratterizzate da rapidità e scaltrezza, adottando accorgimenti quali cambiarsi i capi di abbigliamento dopo una rapina, i militari sono comunque riusciti a raccogliere gravi indizi di colpevolezza condivisi dalla Procura della Repubblica della Repubblica di Livorno i quali hanno indotto il gip a ravvisare la sussistenza di un serio, concreto ed attualissimo pericolo di reiterazione del reato nei confronti di un soggetto che, persino prima di raggiungere la maggiore età, era solito commettere proprio reati contro il patrimonio nonché la sua attuale pericolosità alla luce di plurimi reati della stessa indole commessi nell’arco di pochi giorni e inducendolo a ritenere adeguata l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere al fine di salvaguardare la sicurezza la tutela del patrimonio in quanto il 19enne, individuo evidentemente fuori controllo, non ha mostrato remore nel commettere un ulteriore reato della stessa indole mettendo a repentaglio la sicurezza di molti abitanti di Piombino.