Pesce senza tracciabilità, chiusi un minimarket e un ristorante

33 le persone multate e 50.000 euro di sanzioni nei controlli della guardia costiera
Circa 2 tonnellate e mezzo di prodotti ittici sequestrati nei 109 controlli effettuati sulle attività di pesca in mare, sbarco, trasporto, distribuzione, vendita e somministrazione, passate al setaccio dai militari della Guardia Costiera. 33 le persone multate e 50.000 euro le sanzioni comminate. Sono soltanto alcuni numeri dell’operazione Illegal trade portata a termine dalla direzione marittima di Livorno che ha portato, tra l’altro, alla chiusura e alla sanzione di alcune attività
Il nucleo ispettivo regionale del centro controllo area pesca di Livorno ha sottoposto a sequestro amministrativo, circa 1.400 chili di prodotto ittico, rinvenuto in un punto-vendita all’ingrosso a Campi Bisenzio, importato dalla Cina e inseriti nel circuito commerciale nazionale senza la prevista documentazione attestante la legalità del pescato in conformità alle leggi internazionali. Gran parte della merce è risultata inoltre conservata in modo non conforme rispetto alle stringenti regole di prevenzione che l’azienda avrebbe dovuto rispettare durante le fasi di stoccaggio e commercio degli alimenti. Al titolare dell’azienda sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 3.500 euro. In due casi i militari della Guardia Costiera di Livorno, durante le attività ispettive eseguite congiuntamente ai funzionari del dipartimento unità sicurezza alimentare della prevenzione dell’azienda Usl Toscana centro, hanno riscontrato diverse tipologie di illecito tra cui la mancata esibizione della documentazione di tracciabilità, l’esposizione di alimenti con etichette riportanti informazioni non espresse nel modo corretto e la violazione dei requisiti generali igienico-sanitari che hanno condotto alla chiusura temporanea di un minimarket alimentare di Fucecchio e di un ristorante di Scandicci, entrambi gestiti da operatori etnici, per le gravi carenze igienico sanitarie riscontrate. Le verifiche sono state svolte anche presso una pescheria di Piombino dove gli ispettori della Guardia Costiera hanno sequestrato circa 200 chili di sarde di ignota provenienza e prive di etichettatura.
L’attività di controllo continuerà nell’ambito delle Direttive impartite dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, con lo scopo di garantire la tutela delle risorse ittiche, dell’ambiente marino e al fine di contrastare la pesca illegale.