Muore precipitando con l’elicottero, Vittorio Cucurnia: “Escludo una discesa d’emergenza”

Proseguono le indagini per ricostruire il tragico incidente dell’elicottero precipitato e poi andato a fuoco a Carrara, nel quale ha perso la vita la giovane pilota Naomi Maiolani, di 28 anni.

Se la Procura di Massa ha aperto un fascicolo di inchiesta, al momento contro ignoti, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, anche l’Ansv, Agenzia nazionale sicurezza volo, sta conducendo una sua indagine, tanto che, nell’immediato, ha mandato sul posto un suo ingegnere.

“Purtroppo sugli incidenti bisogna andare con i piedi di piombo, per evitare di scrivere sciocchezze che però tanto piacerebbero ai lettori, magari drammatiche e/o macabre – spiega Vittorio Cucurnia,pilota privato in attività, con oltre 1000 ore di volo tra aereo ed elicottero e che, dal 1996, in tutta Italia, dirige gli Air Show dove si esibisce anche la pattuglia nazionale acrobatica delle Frecce tricolori -.  Sulle cause non posso dire nulla, sarei solamente fuori luogo”.

La scatola nera, che avrebbe potuto dare qualche certezza agli inquirenti, per il tipo di velivolo precipitato, non è prevista. 

“Le prime evidenze, in attesa dei risultati dell’inchiesta tecnica avviata dalla Ansv – aggiunge Cucurnia – sono che l’elicottero ha impattato contro il monte con parecchia energia, quindi si esclude di massima una discesa emergenziale in autorotazione. La pilotanon sembra aver segnalato nessun tipo di problematica né via fonia radio né tramite apparati di bordo”.

“Purtroppo, poi, – conclude –  lo sviluppo del vasto incendio dopo l’urto non ha certamente aiutato l’esiguo margine di sopravvivenza che un sinistro del genere potrebbe lasciare… ” .

Il corpo della giovane pilota, cercato per ore, con sul posto anche i Carabinieri della Compagnia di Carrara, con il tenente colonello Cristiano Marella, e quelli della Stazione di Fossola, con il comandante maresciallo Graziano Pagliari, fu ritrovato carbonizzato.