Contratti a termine per gli insegnanti di religione: riconosciuti i danni ai precari

Il giudice del lavoro del tribunale di Lucca ha accolto il ricorso dei docenti. La soddisfazione di Flc Cgil

Insegnanti di religione precari: il pronunciamento del giudice del lavoro del tribunale di Lucca dà ragione ai docenti, accogliendo il ricorso patrocinato dall’avvocato Francesco Americo, nell’ambito di una battaglia sostenuta dalla Flc Cgil di Lucca. La questione sottoposta al giudice riguardava le assunzioni del personale, reiterate di anno in anno con contratto a tempo determinato. Una procedura illegittima secondo il giudice, che “ha condannato il Miur al risarcimento del danno di circa 12mila euro”

“A seguito di decennali contratti a tempo determinato, in contrasto con la normativa vigente che impone concorsi con frequenza triennale – spiega Antonio Mercuri della Flc Cgil di Lucca -, sono stati proposti i ricorsi per ottenere la condanna alla corresponsione dell’indennità onnicomprensiva commisurata all’ultima retribuzione globale di fatto, per un massimo di 12 mensilità. Il giudice del lavoro, richiamando anche la costante giurisprudenza della Corte di Giustizia europea in materia di uso illecito della contrattazione a termine, sancito dall’Accordo Quadro sul lavoro a tempo determinato concluso nel 1999, ha riconosciuto senza dubbio integrato l’abuso, esonerando i ricorrenti dalla prova del concreto pregiudizio, e conseguentemente condannando l’amministrazione al risarcimento del danno di circa 12 mila euro”.

La Flc Lucca ricorda che il ricorso è proposto gratuitamente per gli iscritti e che è ancora possibile ricorrere “per vedersi riconosciuto il diritto al risarcimento del danno per abuso della contrattazione a termine per i docenti di religione”.

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