Vede una persona a terra e cade sul ghiaccio per soccorrerla, chiede 10mila euro al Comune

Che è proprietario della strada. La vicenda andrà in tribunale
Scivola su una lastra di ghiaccio mentre cerca di soccorrere una persona e fa causa al Comune. Le parti si vedranno in tribunale a fine ottobre.
Un gesto di altruismo si trasforma in una odissea per la persona che, per vedersi riconoscere il danno subito, si è vista costretta a citare in giudizio il Comune di Montelupo Fiorentino in qualità di ente proprietario della strada ove è avvenuto il sinistro. L’episodio risale al 14 gennaio dello scorso anno in località Botinaccio. La parte attrice scorge una persona a terra in mezzo alla strada, una cosa piuttosto insolita alla 6.45 del mattino, e si precipita per soccorrerla. Scivola però su una lastra di ghiaccio ed a quel punto anche lei ha bisogno di aiuto perché subisce dei danni fisici.
Il tecnico comunale nello stesso giorno, come riportato nell’atto amministrativo pubblicato all’albo pretorio dell’ente, ha relazionato sullo stato dei luoghi verificando fra l’altro che in quel punto era stato effettuato un intervento di riparazione di una perdita dell’acquedotto. L’ente della citta della ceramica evidentemente non si è ritenuto responsabile, e quindi la questione si risolverà in tribunale. Per le pratiche di responsabilità civile l’amministrazione comunale di viale Centofiori si affida ad una agenzia specializzata che ha nominato un legale di fiducia ed alla quale sono a carico tutte le relative spese ivi comprese quelle legali. La causa promossa dalla persona rimasta infortunata nella caduta sarà discussa nella sezione distaccata del Tribunale di Empoli.
Il sindaco, Paolo Masetti, nella circostanza sarà rappresentato dal legale nominato dall’agenzia. L’importo richiesto come risarcimento danni ammonta a 10mila euro. Spetterà quindi al giudice stabilire l’eventuale nesso di causalità tra il danno subito dall’infortunata e lo stato della strada, e che lo stato di quest’ultima sia stato effettivamente pericoloso, e se il danneggiato abbia agito con la massima cautela, tenendo un comportamento idoneo ad affrontare il rischio. Non è detto che il tutto possa concludersi in una sola udienza.