





Chiesa gremita, girasoli e palloncini gialli
L’ultimo saluto a Emma Genovali: una bara color nocciola, con sopra tanti girasoli, e una chiesa, quella del Don Bosco a Viareggio, gremita di persone.
In prima fila la mamma Ilaria Grazioli, la zia Vania, i nonni materni e il babbo, Giuseppe Genovali.
Parenti, amici, ma anche tanti sconosciuti, erano li come in un abbraccio, per dare forza ad una famiglia distrutta per la tragica scomparsa della ragazza 20enne, morta a Cisanello dopo oltre due mesi dal quel maledetto 4 luglio,giorno dell’incidente in Darsena, in cui ha perso la vita, dopo pochi giorni, anche il fidanzato Leonardo Brown.
Un destino crudele, due giovani vite spezzate prima del tempo, come un fiore, i girasoli, ancora da sbocciare, che ora sono di nuovo insieme, in quel Paradiso in cui ogni cattolico crede.
Tante le testimonianze dei ragazzi amici di Emma, e poi i canti del gruppo Scout di cui la 20enne faceva parte, accompagnati dalla chitarra. Lacrime e sorrisiper una ragazza che anche i due sacerdoti celebranti le esequie, il parroco del Don Bosco e il prete operaio della Chiesina dei Pescatori, non hanno esitato a definire solare, sorridente, buona e sincera.
Dopo la benedizione del feretro, all’uscita sono stati fatti levare in volo i palloncini gialli e un lungo applauso ha accompagnato Emma, partita per il suo ultimo viaggio.
Emma e Leo, saranno sempre insieme, a loro il “compito” di dare forza ai genitori per questo tremendo lutto.
Ciao Emma… riposa in pace.