I genitori di Kata respingono le illazioni sugli zii indagati

Il babbo della bimba: “Ho fiducia in mio fratello e in mio cognato. Incolpare la mia famiglia mi offende”
“Siamo con l’angoscia di non sapere nulla, quindi fare questa cosa di indagare mio fratello e mio cognato mi fa pensare tante cose, che non trovano niente e vogliono mettere nei guai noi, la mia famiglia, e questo non va bene”.
Sono le parole del babbo di Kata, Miguel Angel Romero Chicclo, dopo l’iscrizione, ieri, nel registro degli indagati di 5 persone, tra cui sia lo zio materno, in carcere per il racket degli affitti, per tentato omicidio, lesioni gravi, estorsione, tentata estorsione e rapina, insieme ad altri quattro connazionali, che lo zio paterno.
“Ho fiducia in mio fratello e in mio cognato, li conosco bene – ha precisato – sono sicuro che non sanno niente e hanno detto tutta la verità, incolpare la mia famiglia mi offende. In procura non mi dicono niente, noi siamo i genitori, vogliamo sapere almeno qualcosa”.