Sfuggito al blitz della polizia stava rimettendo in piedi il giro di spaccio ad Altopascio: arrestato

Sapeva di avere la polizia sulle sue tracce e anche di essere destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ma, sfuggito al blitz che il 1 agosto scorso, aveva portato all’arresto di altri sei suoi presunti complici, il 32enne di origini marocchine, era rimasto ad Altopascio. E per l’accusa stava lavorando per rimettere in piedi il giro di droga, smantellato dall’ultima operazione della squadra mobile. Ma aveva fatto male i suoi conti. Individuato dagli investigatori della polizia, in collaborazione anche con la polizia municipale di Altopascio, è finito in manette.

E’ lui l’uomo che, per l’accusa, si era sottratto alle manette nel corso dell’ultima maxi operazione che ha disarticolato una banda dedita allo spaccio di droga al dettaglio nel centro del paese del Tau. Gli investigatori della Squadra Mobile hanno lavorato un intero mese per individuare il luogo dove si nascondeva e monitorarne i movimenti. E l’occasione propizia è arrivata nella giornata di ieri, quando gli investigatori hanno avuto la certezza che l’uomo che stavano tenendo d’occhio era proprio il 32enne ricercato.

Era rimasto ad Altopascio e stava cercando di riorganizzare la piazza di spaccio con dei suoi connazionali che nell’occasione sono stati identificati dalla polizia. All’atto della cattura il predetto ha cercato di darsi alla fuga ma è stato bloccato e tratto in arresto.

Il primo agosto scorso erano finiti in manette sei giovani, due 28enne, un 31enne, un 22enne, un 18enne e un 27enne, tutti irregolari sul territorio nazionale e già conosciuti per reati specifici.

Le complesse attività di indagine, coordinate dalla procura e di Lucca, erano state avviate alla fine del 2022 dalla squadra mobile, che si è avvalsa della costante collaborazione della polizia municipale di Altopascio, sono nate a seguito di una serie di segnalazioni effettuate da privati cittadini e commercianti del centro storico di Altopascio di continui episodi di spaccio all’interno del parco Aldo Moro, durante l’intero arco della giornata, molti dei quali posti in essere alla presenza di residenti e lavoratori, che hanno dato luogo a un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto, nel quale era emersa l’esigenza di avviare tale attività.