





I malviventi agivano a coppie
Agivano a coppie: mentre due sedevano ai tavoli di rinomati locali di Forte dei Marmi, bevendo e mangiando in modo da fingersi turisti per individuare le vittime, facoltosi turisti (quelli veri) con ai polsi orologi di lusso, altri due andavano in giro in scooter pronti a colpire alla prima occasione utile. E’ quanto è accaduto anche nella tarda serata tra sabato e domenica scorsi e farne le spese era stata una turista russa, rapinata del prezioso Rolex che aveva al polso, del valore di circa 70mila euro. Ma la polizia, che da qualche settimana era sulle tracce della banda, ha intercettato i malviventi ed ha fatto scattare le manette ai polsi di quattro persone di 29, 27, 22 e 19 anni, fra cui una donna, di origine campana, colti in flagranza mentre avevano compiuto la rapina.
La vittima, una giovane donna di 31 anni, è dovuta ricorrere al pronto soccorso: strattonata dai malviventi ha riportato ferite giudicate guaribili in 5 giorni. Gli arresti sono stati compiuti nel contesto di una più ampia attività strutturata a partire dai mesi scorsi e voluta dal questore di Lucca, volta proprio a prevenire e monitorare fatti criminali che vedono protagoniste località di vacanze, come la Versilia, e che costituisce punto di attrazione per criminali dediti a reati contro il patrimonio, fra cui le rapine di orologi di valore.
La squadra mobile di Lucca, insieme ai commissariati di Viareggio e Forte dei Marmi, utilizzando gli elementi acquisiti in questi mesi di attività e monitoraggio e in relazione ad indagini specifiche delegate dalla procura della Repubblica, nella serata tra il 19 e 20 agosto è riuscita ad intercettare la banda, specializzata in furti con strappo e rapine di orologi di valore in località turistiche. Le attività di osservazione iniziate a inizio estate, infatti, hanno consentito agli investigatori di individuare, a metà luglio, due persone sospette, che in quell’occasione si erano accorte di essere state scoperte dagli agenti. Nonostante, quella è stata una svolta nelle indagini perché un’altra pattuglia di investigatori di cui non si erano accorti, li ha seguiti fino a quando non hanno raggiunto uno scooter che poi hanno abbandonato in una via del centro di Forte dei Marmi. Dalla targa dello scooter, quindi, sono stati avviati una serie di accertamenti dai quali sono nate anche attività tecniche che hanno consentito agli investigatori di monitorare in movimenti della gang di rapinatori specializzata proprio in Rolex. E’ stato anche possibile individuare alcuni componenti della banda grazie ad un acquisto di caschi, che sono stati utilizzati la sera della rapina e poi abbandonati ma rinvenuti dagli agenti al termine dell’operazione.
Il copione della banda era sempre lo stesso, secondo la polizia: due di loro, un uomo e una donna, vestiti bene, dopo aver parcheggiato l’auto a noleggio, giravano per il centro di Forte dei Marmi, mangiavano nei ristoranti e bevevano nei bar per individuare la vittima, in base al tipo di persona e al tipo di orologio. Una volta individuata la vittima, la coppia dava indicazioni ai complici, che giravano a bordo di uno scooter, i quali si avvicinavamo ed eseguivano il furto con destrezza, che in alcuni casi, come nel caso specifico di sabato scorso, si trasformava in rapina con lesioni. Sabato scorso, in particolare, le due coppie sono state monitorate tutta la sera dagli investigatori, che al momento opportuno sono intervenuti per arrestare tutti e quattro in flagranza quando si sono riuniti nella stessa macchina. Al momento dell’arresto, la donna, che aveva materialmente in mano l’orologio rubato, ha simulato un malessere, appoggiandosi ad un muretto. In quell’occasione ha provato a disfarsi dell’orologio nascondendolo dietro una rete di recinzione, tanto che in un primo momento la perquisizione personale aveva dato esito negativo. Ma ad un approfondito esame, gli agenti hanno ritrovato l’orologio, che poi è stato restituito alla vittima. La banda, secondo l’accusa, era specializzata nello sfilare gli orologi Rolex dal polso delle vittime e, in presenza di una loro resistenza, i componenti del gruppo non desistevano dall’utilizzo della violenza per sottrarre l’orologio. I quattro si erano ripartiti i compiti, i primi due individuavano l’obiettivo grazie alla loro capacità nel riconoscere anche a distanza modello e al valore dell’orologio di pregio, gli altri 2 invece, che portavano a termine il reato, erano specializzati nell’apertura con destrezza dei bracciali di specifiche marche di orologi. Gli arrestati sono stati condotti alla Casa Circondariale di Lucca e Pisa e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria.
“Questi arresti – sottolinea il questore Dario Sallustio -, rappresentano il culmine di un’operazione avviata ad inizio estate, mirata proprio a reprimere un fenomeno odioso che interessa da sempre il litorale versiliese, che oltre a ridurre sensibilmente il fenomeno rispetto agli anni trascorsi, ha consentito di sgominare un’intera banda, e questo grazie alla dedizione dei poliziotti della Squadra Mobile e dei Commissariati di Forte dei Marmi e Viareggio”.